Passaggio di testimone

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djokovic-vnce-masters-defaultSi è chiusa come meglio non poteva la stagione 2013 sul circuito ATP. Il Master di Londra ha visto in finale la sfida che non poteva mancare come cornice di questa lunga “maratona” che ha visto gli atleti sfidarsi ad ogni latitudine. Numero 1 contro numero 2, semplicemente Rafa vs Nole! Come nelle soap di un tempo che fu, la puntata è la 39esima, ma la fine appare ancora molto lontana (per fortuna). Piuttosto si fa sempre più sparuta la rappresentativa degli attori non-protagonisti, con Roger Federer tornato almeno competitivo ma comunque in inevitabile declino; Murray alle prese con problemi fisici, che non gli permettono di essere ad altissimi livelli per tutta la stagione; Del Potro e Ferrer comunque un passo indietro rispetto ai fab-four ed una schiera di baldi “giovanotti” ancora troppo acerbi per progettare un “attacco al potere”. Così non possiamo che prospettare nuovi avvincenti capitoli di questa rivalità nel prossimo 2014, a partire da Melbourne (ultimi 3 anni pro-Nole).

Veniamo al torneo di Londra: round robin che mette subito in mostra un Nadal scintillante ed un Djokovic altrettanto pronto, galvanizzato dalla serie ininterrotta di successi, iniziata a Pechino. Alle semifinali giungono con di fronte una sfida rosso-crociata, per guadagnarsi la “loro” finale. Nadal-Federer (21-10 in totale,ma 0-4 indoor), dura in pratica un set, il primo. Botta e risposta di break e controbreak nella parte finale, ma di nuovo il maiorchino ad allungare sul 5-5, con conseguente 7/5 e finale “scontato”. Roger è sembrato in crescita rispetto al pessimo andamento di questo disgraziato 2013, ma pensare di recuperare 2set alla furia rossa, appare improponibile. In effetti, nuovo break e 6/3 a chiudere 80minuti di tennis piacevole. Un duplice 6/3 basta al serbo per “matare” Stan Wawrinka, lo svizzero meno nobile si consola, guardandosi alle spalle e ritrovandosi con la miglior annata tennistica della carriera. I 20mila della splendida O2 Arena si trovano quindi la tavola imbandita per un luculiano spuntino serale. Lo spagnolo è forte del ritrovato primato in testa alla classifica Atp, ma la casellina “vittorie al Master” recita ancora un incredibile 0! D’altra parte il rivale è forte di una serie aperta di 21 vittorie e la conquista del tris (nel torneo finale) appare davvero alla portata. Sembra incredibile, ma il match non ha praticamente storia, troppo “caldo” Nole (impeccabile al servizio, con 6 aces e il 65% di prime palle in campo!) per concedere anche una chance a Rafa. Per una delle rarissime volte in carriera, lo spirito indomabile del guerriero con la fascia in testa si accascia sotto i colpi implacabili dell’avversario. Dopo 96 minuti partono già i titoli di coda (6/3 6/4) e recitano che per quest’anno si chiude in parità (3-3 nei confronti diretti), il totale passa a 22-17 per lo spagnolo, 9-10 per le sole finali. Numeri che andranno certamente aggiornati, perchè la storia di questo sport avrà ancora bisogno di loro.

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(commento di Luca Polesinanti)