Tennis: Miami, Radwanska nona sinfonia. Nole pronto al bis.

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Agnieska Radwanska si aggiudica il titolo Master 1000 di Miami grazie alla vittoria su Maria Sharapova ( nona affermazione per lei sul circuito WTA).  7/5 6/4 il punteggio finale a favore della polacca che aggiunge alla “collana” del 2012 la seconda “perla” dopo essersi affermata a Dubai. La numero 4 del mondo approfitta della solita Sharapova, incapace di concretizzare tutti gli sforzi profusi nei 104 minuti di gioco. L’immagine più significativa di questa situazione la troviamo nel dodicesimo gioco del primo set, dove la siberiana che aveva sfiorato il break nel game precedente, gioca tre punti orribili, sprofondando sullo 0-40 e cedendo al terzo set-point. Il secondo parziale vive nuovamente sul filo dell’equilibrio fino a quando dopo aver sfiorato un nuovo break sul 3 pari, di nuovo la Sharapova cede il servizio e pochi minuti dopo l’incontro. Mentre Agnieska solleva le braccia al cielo, Maria si chiede cosa dovrà mai inventarsi per riuscire finalmente a vincere questo torneo, parlare di “maledizione” pare forse eccessivo, ma alla quarta finale persa sui campi della Florida, qualche domanda è quantomeno lecita.

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Domenica ( ore 18.30 in Italia), sfida Djokovic – Murray per il titolo maschile. Il numero 1 del mondo si aggiudica una complicata semifinale contro l’ottimo argentino Juan Monaco, mentre lo scozzese è sceso in campo solo per allenarsi, visto l’inopinato forfait del guerriero Nadal a causa di un problema al solito ginocchio malandato. Stesso canovaccio del quarto di finale contro Ferrer per Nole, che in semifinale gioca un primo set irreale e fantastico (6-0) per poi tornare sulla Terra e soffrire come i comuni mortali nella seconda frazione (7-6). Per il neo ventottenne argentino grandissimi complimenti per un torneo disputato al massimo delle proprie potenzialità e la soddisfazione di aver giocato un set almeno alla pari con questo Djokovic che comincia sempre più ad assomigliare a quello della scorsa stagione. Per questo non può che essere lui il favorito nell’ultimo atto del torneo, anche se Andy Murray può sfruttare il vantaggio di due giorni di riposo e di una mente libera da alcuna pressione. Ha certificato la propria qualità raggiungendo meritatamente la finale, ha combattuto un fastidioso problema allo stomaco, che rischiava di fermarlo già nei quarti ed ora può esprimere il proprio miglior tennis contro l’avversario più forte. L’occasione è davvero ghiotta, vedremo se riuscirà a sfruttarla a pieno.

( commento di Luca Polesinanti )