Scanzo, domani deve battere Yaka se vuole continuare a sognare la A3

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Cambia la fase, non la sostanza. Scanzo ci ha provato fino in fondo con Acqui, adesso deve ritentarci con Malnate. Cercando di sfruttare il fattore campo. Perché come con i piemontesi, se Yaka sbancasse il PalaDespe (fischio d’inizio domani alle ore 21, ingresso gratuito e diretta Facebook; arbitri Luigi Peccia e Marco De Orchi) sarebbe in A3 spegnendo i sogni tanti dei giallorossi quanto di Mantova, battuta 3-1 sabato scorso dai varesini.

I bergamaschi pertanto attendono l’avversaria già superata in casa e tenuta dietro in regular season con il coltello tra i denti e altrettanto consapevoli che, esattamente come in campionato, servirà la proverbiale gara perfetta per poi andare sabato a Mantova a giocarsi il match-point per la promozione. Non siamo alla stregua di una contendente storica, ma certamente una di quelle di cui si conoscono meglio pregi e difetti in virtù degli incroci costanti e sempre vibranti nelle ultime annate. Oltre al duello che ha infiammato pressoché interamente il girone B e vinto, per un punto, da Valsecchi e compagni.

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Yaka – sottolinea coach Maurizio Fabbriscenderà in campo con la pressione della squadra che ha l’opportunità di chiudere il discorso. Si tratta di un dirimpettaio forte, molto fisico che ha grinta ed entusiasmo ed è capace di galvanizzarsi in fretta. E una carica ulteriore deriva dall’aver vinto il gruppo delle seconde e aver messo sotto Mantova. In regular season abbiamo terminato davanti grazie ad un eccellente percorso che, attraverso la vittoria dello scontro diretto, ci aveva portato ad un +4. Loro avevano lasciato qualcosa in trasferte come Valtrompia e Bresso perciò dovremo tornare a far pesare il fattore campo come in occasione del 3-1 del 4 marzo scorso”.

Il tecnico poi aggiunge: “Abbiamo fatto tanto, ma non basta – osserva Fabbri -. Dovremo giocarcela con tutti i mezzi a disposizione. Con la determinazione, la cattiveria e tutte quegli ingredienti indispensabili per far spostare gli equilibri. Sul piano tecnico esprimiamo entrambe una buonissima pallavolo perciò la chiave potrebbe divenire l’aspetto caratteriale. Unito alla lucidità nei momenti determinanti, come abbiamo mostrato di saper fare per larga parte del nostro cammino”. (U.S.)