La farsa e la vergogna

654

salernitana-nocerina1La vergognosa farsa andata in scena domenica 10 novembre 2013 allo stadio Arechi di Salerno, con i giocatori della Nocerina protagonisti di una sceneggiata indecorosa, è solo la punta dell’iceberg di una situazione che più volte da queste pagine abbiamo definito non più tollerabile. Il mondo del calcio si è incancrenito da tempo e lo scandalo delle scommesse, che si irradia a livello planetario grazie al web, è solo una facciata del marcio racchiuso tra le mura di uno sport che vede la passione di milioni di persone umiliata e presa in giro dall’atteggiamento violento di frange estreme. A queste per anni è stato lasciato fare. Con il risultato che il loro presidio prepotente ha trasformato i rapporti, facendoli diventare forma di minaccia ricorrente. Prima della paura che ha investito i giocatori molossi, ci sono stati segnati inequivocabili di quel che succede e può continuare a succedere. Chi non ricorda i calciatori del Genoa costretti a svestire la maglia e uno di loro prendere ordini dai “cosiddetti” tifosi del Grifone? Chi ha dimenticato le minacce rivolte dai supporters bresciani all’ex calciatore atalantino Fabio Gallo? Chi ha rimosso le immagini di Federico Marchetti, portiere della Lazio, costretto a giustificarsi di fronte agli insistenti strali della curva biancoceleste? Di episodi del genere ne potremmo indicare a decine. E non stiamo parlando di azioni motivate da interessi economici o quant’altro, ma quasi sempre dal desiderio di prevaricare e presidiare il territorio virtuale delimitato dai colori sociali e tenerlo in ostaggio insieme ai suoi protagonisti. Superfluo sottolineare che il sentimento di appartenenza c’entra poco con le minacce a squadre e dirigenti, in alcun caso giustificabile. Le contestazioni in chiave sportiva non possono e non devono sfociare in accerchiamento e impaurimento. A Salerno il prepartita è stato all’insegna delle lacrime del terrore. Ci saranno conseguenze disciplinari nei confronti della Nocerina, ma il problema vero riguarda (ahinoi) un insieme di situazioni che hanno superato ogni limite consentito dall’etica e dalla decenza. I calciatori non possono vivere la loro esistenza sotto scorta o temere ogni qualvolta lasciano lo stadio al termine di un risultato negativo. Peggio ancora se, come nel caso del derby salernitano, a dettare legge sono i teppisti che si appropriano di una bandiera che non appartiene loro e mettono in atto intimidazioni da delinquenti incalliti.

forbes