A Peia sono arrivati a centinaia per dare l’ultimo saluto a Luca Carminati

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Sono venuti in tanti a Peia a dare l’ultimo saluto a Luca Carminati. C’erano i colleghi della banca dove lavorara, l’Unicredit di Trescore Balneario, c’erano presidenti, dirigenti, giocatori di tutte le categorie del calcio dilettantistico, ed ex giocatori come Moro, Salvioni, Magrin, tanto per citarne alcuni; c’erano i tanti amici, c’erano tanti giornalisti e i colleghi soprattutto di Antenna Due dove da anni partecipava a trasmissioni sportive, c’erano i giocatori di burraco, dove eccelleva a livello nazionale; c’era Giovanni Licini dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà cui partecipava ogni anno anche Luca Carminati.La chiesa parrocchiale di Peia non è riuscita a contenerli tutti.

La cerimonia funebre è stata celebrata dal parroco di Peia don Alberto Gervasoni, che ha sottolineato i tratti distintivi di Luca Carminati e la sua forte personalità, un esempio per il mondo del calcio nella sua lunga carriera prima da portiere e poi da allenatore delle squadre femminili, dove con la squadra di Peia femminile aveva vinto tutto quello che c’era da vincere.

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La cerimonia funebre di Luca Carminati

Ai piedi della bara sono state posate due maglie: la sua da portiere e quella del Peia calcio femminile.

Il fratello Giampiero ha chiuso l’intensa e commovente cerimonia con i saluti finali ricordandone la profonda e mai banale sportiva umanità del fratello Luca. (G.Gh.)