Si parte con gara 1 delle semifinali con Siena che ospita Sassari, mentre da domani Milano si gioca la finale contro una sorprendente Scavolini Pesaro in grado di ribaltare lo 0-2 nella serie contro Cantù. La squadra di coach Dalmonte è la prima nella storia dei play-off a compiere un’impresa del genere, vincendo in trasferta la gara decisiva.
Bennet Cantù – Scavolini Siviglia Pesaro 69-78
Come è giusto che sia, tutto si è giocato negli ultimi 40′. Anzi per la precisione negli ultimi 20′, perchè dopo i primi 2 quarti regnava perfetto l’equilibrio (39-39) a testimonianza di valori davvero ravvicinati. Lo aveva dichiarato il coach biancorosso prima della partita “ormai non conta tanto quello che si fa, ma il come lo si fa”. Dopo 4 partite (7 aggiungendo le sfide in stagione regolare e la semifinale di Coppa Italia), difficile sorprendere l’avversario con nuovi giochi, meglio affidarsi all’aumento della qualità nell’esecuzione. Inutile ricordare come ancora una volta la differenza la facciano i veri protagonisti sul campo: i giocatori, e Pesaro ne ha 3 di talento assolutamente cristallino. Se non si riesce a “contenerli” come era riuscito perfettamente a coach Trinchieri nelle prime 2 sfide, si fa davvero dura ed allora anche il fortino del Pianella si deve inchinare davanti al trio USA delle meraviglie. Si parte e Ricky Hickman (15 e 5 assist) spara un 3/3 da 3 punti per mettere in chiaro le cose fin da subito. Dall’altra parte per evitare il tonfo di gara 4, Mazzarino (11) e Markoishvili (15) scuotono i compagni per non farli cedere nemmeno di un centimetro (17-17 al 10′). Secondo quarto e nuovi attori protagonisti: White fa il suo ingresso trionfale sul palcoscenico con un paio di giocate da highlights a impreziosire i 21 punti disseminati nei 36′ giocati. Fra i padroni di casa, Leunen resta in campo stoicamente per 39′ e li valorizza con una doppia-doppia (14 punti e 11 rimbalzi) fondamentale per restare in partita (39-39 all’intervallo). Nel secondo tempo, Hickman viene fermato dal prematuro quarto fallo e così al solito White (anche 10 rimbalzi e 4 assist nel suo match a tuttotondo) si unisce Jumain Jones (17 con 5/9 da 3 e 7 rimbalzi), a proprio agio in una sfida senza domani. L’onda pesarese diviene inarrestabile e il sempiterno Basile (11 con 2/3 nelle triple) non basta a tenere in piedi le speranze canturine. Piano piano l’attacco biancoblu si arena sulla difesa ospite e diventa farraginoso ed inconcludente. 30 punti negli ultimi 20′ testimoniano la pochezza e la mancanza di soluzioni valide, a fronte di una perfetta macchina da canestri, nonostante le 18 palle perse totali. Con il silente ma fondamentale apporto di Lydeka (10 e 7 rimbalzi), negli ultimi 10′ la Scavolini scappa via e non si volta più indietro. La distanza da Milano è relativamente breve (in termini strettamente geografici), ma guardarsi indietro e vedere da dove è (ri)partita, darà sicuramente una carica extra ad una squadra che può davvero battere qualsiasi avversario in una gara secca. Vedremo se la solidità dell’Armani, reduce da 11 successi di fila, sarà il giusto antidoto. Per Siena, si riaprono questa sera, le porte del PalaEstra ad ospitare quel Banco di Sardegna, in grado di stupire tutti quanti con la propria presenza fra le prime 4 della stagione 2012. Favori del pronostico anche questa volta per i padroni di casa, ma attenzione ai sardi, soprattutto in casa potrebbero essere davvero tosti.
( commento di Luca Polesinanti )