Basket: Milano suona la dodicesima sinfonia.

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L’Armani Milano mette a segno il dodicesimo successo consecutivo e si porta 1-0 nella serie di semifinale con Pesaro. Splendida, comunque la performance dei ragazzi di coach Dalmonte che cedono solamente nel finale. Questa sera Siena e Sassari al secondo atto.

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EA7 Emporio Armani Milano – Scavolini Siviglia Pesaro 84-75

 

Il Mediolanum Forum si presenta tirato a lucido per gara 1 di una serie, che speriamo essere apertissima e spettacolare. Oltre 8.000 tifosi, la maggior parte dei quali indossano una maglietta rossa, regalata dal club meneghino ai propri tifosi. Il colpo d’occhio è fantastico, la marea rossa sospinge ed incita i ragazzi di coach Scariolo fin dai primi passi sul parquet, giocare una partita in questo ambiente deve essere semplicemente indimenticabile. I quintetti sulla palla a due, vedono gli ospiti schierare il solito trio delle meraviglie USA, supportato dal duo tricolore Hackett-Cusin, Milano parte con Mancinelli da numero 3 (con la missione speciale di provare a fermare James White), Cook in cabina di regia, Hairston da guardia e la coppia ellenica Buorousis-Fotsis sotto le plance. Davanti ad una platea del genere, impossibile non ricevere una carica ulteriore di energia e i padroni di casa  lo dimostrano volando 13-5 dopo soli 3′. In campo aperto, trovano soluzioni devastanti grazie alle giocate di Cook (14 e 6 assist) e solo la verve di White (18, 6 rimbalzi e 4 assist), permette alla Scavolini di non sprofondare. Hairston (16 e 6 rimbalzi) fa esplodere il Forum con una terrificante schiacciata dopo penetrazione sulla linea di fondo ed il primo parziale parla chiaro: 26-16 dopo 10′. Se si concedono agli avversari percentuali attorno al 65% da 2 punti è praticamente impossibile giocarsi la partita alla pari, Luca Dalmonte lo sa bene ed ordina ai suoi un drastico giro di vite, dal punto di vista difensivo. Detto, fatto, con l’eccezione del solo Bourousis (12), gli “scorer”milanesi vengono ricondotti a più miti propositi, vengono finalmente “sporcati” più passaggi ed il divario rimane lo stesso con una perfetta parità nello score del secondo quarto (15-15; 41-31 all’intervallo). Usciti dallo spogliatoio, la partita sembra vivere un momento di svolta, Pesaro vive 10′ di estasi offensiva, rianimando Jones (13 con 3/7 da 3 punti e 8 rimbalzi) e soprattutto Hickman (17 ma 1/7 da 3), che guidano i compagni ad un parziale di 23-12, per il +1 al 30′ (53-54). L’Armani pare davvero in bambola (ben 6 palle perse nel quarto delle 17 totali), Hackett (13) si “traveste” da finalizzatore e con un paio di jumper dalla media, scrive addirittura il +6 a tabellone. In questi momenti servono i giocatori solidi e il capitano Mason Rocca (9 e 6 rimbalzi) ne è l’emblema per eccellenza. Un paio di giocate di pura energia, assieme ad una stoppata da highlights di Nicolò Melli (2 ma 7 rimbalzi), rianimano pubblico e compagni. Alla energia si uniscono pure il talento e la qualità di JR Bremer (13 con 3/5 da 3). La guardia USA recuperata dall’infortunio (che lo ha tenuto lontano 51 giorni dal parquet) infila 3 triple consecutive che valgono il controsorpasso (69-65 al 35′), con buona pace del nuovo arrivato Dentmon, che viene lasciato a riposo per un problema al piede. La Scavolini non vuole cedere proprio sul più bello e si rifà sotto con un canestro di Cusin (6 e 4 rimbalzi), ma paga una serie incredibile di errori dalla lunetta (5/11 nell’ultimo periodo!) che la condannano inevitabilmente alla sconfitta. L’ultima tripla di Mailk Hairston sancisce il trionfo Armani ed è un primo passo importantissimo, in una serie che pare si deciderà davvero su un paio di episodi. Qualche rimpianto per gli ospiti, ma anche la consapevolezza di essere arrivati a giocarsi gara 1 negli ultimi 5′, nonostante il pessimo 4/18 nelle triple e le prestazioni sotto tono di Hickman e Jones. Giovedì sarà un’altra battaglia sportiva. Come ci si augura lo possa essere, questa sera la seconda sfida al PalaEstra fra Siena e Sassari. Se i sardi ritroveranno la “leggerezza” mentale e le buone percentuali nelle conclusioni pesanti, che li hanno accompagnati nel corso della stagione, ne vedremo delle belle. Al campo, come sempre, tutte le risposte.

 

( commento di Luca Polesinanti )