Riparte una Cimberio da 10&lode, che dopo il doveroso omaggio a Carlo Recalcati, lo costringe alla ottava sconfitta stagionale. Roma conferma il momento d’oro e “passeggia” ad Avellino, mentre nei posticipi, vittorie di Siena (facile su Cremona) e Milano (all’ultimo respiro su Pesaro, sempre più ultima).
Riparte la marcia trionfale della capolista Varese, che dopo lo “sgambetto” patito a Roma, ritrova un vecchio amico come Carlo Recalcati. L’omaggio (doveroso) del pubblico di fede biancorossa è emozionante (come ribadirà lo stesso coach a fine gara), ma poi c’è una partita da giocare e vincere.E così come nei pronostici la vittoria arriva e senza difficoltà. Avanti di 6 (26-20) dopo 10′, la Cimberio allarga sempre di più la forbice, fino ad arrivare al divario finale di 18 punti (106-88). Clamorosa è anche la distanza a livello di valutazione (140-68!), con i lombardi che ritrovano Sakota (16) e Polonara (16), dopo la brutta parentesi nella Capitale. Benissimo al solito Mike Green (18 e 7 assist), al quale prova a rispondere il dirimpettaio Steele (12 e 7 assist), che però non trova valide spalle nei compagni. Montegranaro resta a 6 punti, sempre invischiata nella caldissima lotta per non retrocedere, mentre Varese tocca i 20 punti e mantiene salda la testa della classifica.
Alle sue spalle, prosegue la marcia della coppia Sassari-Siena. I sardi giocano 20′ spettacolari per assicurarsi un comodo vantaggio sulla Trenkwalder Reggio Emilia, in crisi di risultati, resistendo comodamente al tentativo di rientro degli emiliani. Record per Easley, che chiude con due soli errori dal campo (5/7 ai liberi) e un clamoroso 100% da 2 punti (9/9 con 3 schiacciate), il tutto per un 32 di valutazione in 24 minuti di impiego. Giornata in “ufficio” anche per il dinamico duo Diener, con Travis a griffare una doppia doppia d’autore (13 punti e 12 assist) e Drake a snocciolare 21 punti totali. Qualche infortunio di troppo, sta limitando le rotazioni per coach Menetti, che ora dovrà essere bravissimo a riportare l’entusiasmo ed i risultati di un mese fa. La Montepaschi Siena riceve lunedì sera Cremona e conferma i recenti progressi con Brown (15) e Moss (13) attori protagonisti. Risultato finale (81-68), con i padroni di casa, avanti già all’intervallo (41-28) e in grado di mantenere lo stesso divario dopo i restanti 20′. Per coach Gresta, ancora risposte confortanti da Luca Vitali (12), alla ricerca del talento che fu (5 perse). Fatica più del previsto invece Cantù per domare la resistenza di una coriacea Biella, confermandosi appena dietro al duo delle inseguitrici (14 punti) e proiettandosi alla supersfida da dentro/fuori contro il Fenerbhace di Simone Pianigiani. Nella trasferta turca di Eurolega, un successo consentirebbe alla formazione biancoblu di centrare le Top16 in un girone tostissimo (Real Madrid, Panathinaikos), per cui, forse anche le energie mentali erano già rivolte altrove. Fatto stà che al 30′ la partita è praticamente in perfetta parità (53-51) e solo negli ultimi 10′ con un parziale di 32-11, Markoishvili (17) e compagni volano verso il successo. Fondamentale anche l’apporto di Leunen (18 e 5 assist) e Tabu (14 e 9 assist) per il 85-62 finale. Cancelieri manda a referto in pratica solamente il quintetto base (Mavunga 21) e con Renzi che fa 0 all’esordio (soli 7′), continua nella disperata ricerca di un assetto base per una formazione ancora con ben visibile il cartello “Lavori in corso”.
Di lavoro ne ha ancora e molto anche Sergio Scariolo, che vede la sua squadra centrare un soffertissimo quanto fondamentale successo, grazie ad una magia di Keith Langford (9) a 2″ dalla sirena finale (70-72), che condanna Zare Markovski alla seconda sconfitta in altrettante gare sulla panchina di Pesaro. E sì che il coach macedone ha già cominciato a plasmare la sua nuova creatura anche con buoni risultati contro una formazione in evidente difficoltà psicologiche più che tecniche (57-52, +5 al 30′). Le rotazioni non sono ancora sufficienti, per garantire alta qualità nei 40′ e così il prepotente ritorno dei meneghini nell’ultimo parziale (13-20), consente loro il colpo di coda decisivo.
Decisivo potrebbe risultare anche il successo di Venezia su Bologna (65-51), con i bianconeri che sprofondano affossati da un ultimo quarto “terribile” (8-23). Peggior prestazione statistica (31 di valutazione) nelle ultime 25 stagioni è il poco invidiabile record che Finelli e i suoi ragazzi si porteranno a casa dalla trasferta al Taliercio, finalmente “violato” dagli orogranata. Record negativo anche per la percentuale complessiva nel tiro da 3 punti (6/39, 15,3%), che eguaglia quella di Cantù-Fortitudo dell’aprile 2009. Insomma, una partita che “dimenticheremo” volentieri così come il patron Sabatini, ancora alle prese con una coppia di americani, per così dire, da registrare (Smith-Minard 0 punti totali).
Chiudono il quadro di giornata, le vittorie di Roma ad Avellino (79-94) con Datome formato MVP (20) e Goss che chiude con un eccellente 31 di valutazione, ai quali risponde per i biancoverdi il solo Shakur (21), mentre nella sfida fra due delle più “belle” sorprese” di questo campionato l’Enel Brindisi ha la meglio sulla JuveCaserta (82-74), grazie ai 25 punti (con 9/9 dalla lunetta) di Gibson e alla doppia doppia da 12 punti e 12 assist di Reynolds.
Prossimo weekend dedicato all’All Star Game e quindi di pausa per la serie A, che si ritroverà a ridosso di Natale (23/12) per disputare la 12a giornata. Gustoso anticipo all’ora di pranzo con la sfida Roma-Sassari e posticipo da non perdere con il derby Milano-Varese alle ore 20.00.
( commento di Luca Polesinanti )