Basket: Varese no limits!

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E sono 8! Tante le vittoria consecutive dell’imbattuta capolista, Cimberio Varese, che da grande squadra, lotta, soffre ma vince la supersfida al vertice con il Banco di Sardegna Sassari, giunto in terra lombarda con la “pazza” idea di effettuare l’aggancio al vertice. Sarebbe bastato davvero un nulla, la “preghiera” lanciata sotto la cupola del PalaWhirpool da Manuel Vanuzzo (8), si spegne sul primo ferro e i tifosi biancorossi festeggiano ancora una volta. Cimberio sempre avanti ad in controllo per i primi tre quarti, chiudendo avanti di 13 punti al 30′ (68-55), il margine pare rassicurante, ma la squadra di coach Sacchetti dimostra di stare lassù per un motivo ben preciso. Giocano divinamente assieme e a rischio di qualche errore grossolano, lo fanno ad altissimi ritmi. Ecco allora che gli ultimi 10′ divengono un calvario sportivo per i padroni di casa, costretti a subire 29 punti dagli scatenati avversari con Thornton (23) e Ignerski (19) a tratti immarcabili. Travis Diener piazza la “solita” doppia/doppia (10 punti e 11 assist!) ed il cugino Drake non vuole essere da meno (15); si giunge così al palpitante finale punto a punto. Green (5 ed 8 assist) ha fra le mani il pallone più importante della gara e dalla linea della carità non tradisce le aspettative. Di nuovo Varese avanti di 1, ma ultima azione nelle mani degli ospiti che dopo un P&R provano il tiro della disperazione con il loro capitano, il risultato non è quello sperato ma la testa all’uscita dall parquet è altissima a testimonianza di una grande performance. Frank Vitucci ringrazia lo splendido pubblico ed i propri alfieri Banks (16), Polonara (12) e il capitano Ere (15 e 7 rimbalzi), l’aria in vetta è sempre più buona. All’inseguimento della capolista continua così la rincorsa delle “grandi” del campionato con Siena e Cantù che raggiungono a quota 12 proprio Sassari. Per i biancoverdi toscani, poche davvero le difficoltà offerte dalla JuveCaserta (86-66), giunta al PalaEstra “sazia” dei 6 punti in classifica e del recente successo casalingo su Bologna. Sempre davanti i campioni d’Italia, solito apporto di Bobby Brown (20) e finalmente note positive anche da Janning (12). Fra gli ospiti, Jelovac (22) predica nel deserto. Copione molto simile all’Adriatic Arena, dove Cantù “soffre” nel primo quarto (21-22) per poi allungare comodamente le mani sulla partita. Pesaro ce la mette davvero tutta, ma la differenza di spessore attuale fra le due squadre appare evidente. 4 gli uomini in doppia cifra per i padroni di casa della Scavolini Pesaro, con un ritrovato Crosariol (16) a fare la voce grossa sotto le plance. Per coach Trinchieri, l’hombre del partido è invece Jonathan Tabu (19 e 5 rimbalzi) ben suppportato dalla classe di Markoishvili (16). Gli altri risultati vedono l’ennesima sconfitta casalinga per l’Umana Venezia, ancora incapace di sfatare la “maledizione” del Taliercio. Questa volta è l’Acea Roma del solito grande Datome (20 e 6 rimbalzi) a portarsi a casa l’intera posta in palio. Bulleri (15) ha provato fino all’ultimo a regalare ai propri tifosi la prima gioia casalinga del 2012, ma il risultato (67-75) ha detto ancora male agli orogranata. Parlando di strisce, citiamo quella superpositiva di Reggio Emilia, giunta alla quinta vittoria consecutiva (dopo 3 ko iniziali), con vittime sicuramente “illustri”. E’ il turno della SAIE3 Bologna di “cadere” nel derby della via Emilia (77-68), travolta dalla combo Taylor (20)-Jeremic (17). In casa bianconera problemi di gestione fra l’amministratore delegato Claudio Sabatini e Ricky Minard, portano ad un altro tonfo dopo quello “fragoroso” di Caserta. La prestazione della guardia USA (3) è tutt’altro che da ricordare, ma è tutta la squadra di coach Finelli che appare in fase involutiva dopo un inizio scintillante. Certo tanti cambiamenti rispetto alla stagione precedente, il numero elevato di giovani all’interno del roster e le assenze pesanti per infortunio, rappresentano adeguate giustificazioni, ma ora occorre un deciso cambio di rotta per non lasciarsi sfuggire l’obiettivo delle Final Eight di Coppa Italia. Fondamentale successo in chiave salvezza dell’Enel Brindisi sulla Sutor Montegranaro (97-78). Coach Bucchi sfrutta il fattore casalingo e scatena l’arma Gibson (31) in uno splendido duello di talento con Burns (27). Dal fondo della classifica si risolleva Biella che con il successo esterno ai danni della “nuova” Sidigas Avellino di Tucci (74-82), raggiunge altre 4 squadre a quota 4 punti. Passo fondamentale per Brackins (22) e compagni alla caccia disperata di un posto fuori dalle zone caldissime. Per il momento agli irpini non basta il cambio di guida tecnica per dare una svolta in positivo alla stagione. Chiusura dedicata al posticipo, con la vittoria comoda di Milano su Cremona (59-78). Finalmente le scarpette rosse riescono ad esprimersi da grande squadra, quale dovrebbero essere e dominano il derby lombardo, senza lasciare alcuna possibilità agli uomini di Caja. Langford (17) ed Hairston (15) i migliori in campo, con lampi di classe finalmente giunti anche da Hendrix (11 e 10 rimbalzi) fino ad oggi oggetto decisamente misterioso della campagna acquisti meneghina. Prossimo turno in cui spiccano una entusiasmante sfida fra Varese e Reggio Emilia e la riedizone della recente finale di Supercoppa fra Cantù e Siena. Che dire? Non vediamo l’ora di tornare sul parquet…
( commento di Luca Polesinanti )

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