Tennis: Wimbledon, l’urlo di Roger !

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Pareva destinato a finire anzitempo il torneo, così come l’amico-rivale Nadal anche Roger Federer sembrava sull’orlo di una clamorosa sconfitta sul Centrale di fronte al francese Benneteau. Tetto chiuso anche oggi, condizioni che cambiano rispetto all’allenamento quotidiano e proprio ad un allenamento sembra di assistere nei primi due set, nei quali Roger pare essere lo sparring partner per il francese, che trova soluzioni potenti e precise da fondocampo, ma la palla dello svizzero è troppo morbida, il dritto che tante volte lo ha tolto dai guai, appare una carezza che spesso tocca terra prima della linea del servizio. A rete poi Roger combina più disastri che in tutte le altre partite giocate in carriera ed ecco allora spiegato il parziale di due set a zero a sfavore. Si ritorna con la memoria al recente quarto di finale di Parigi, in cui la rimonta è stata possibile, ma allora aveva di fronte un “compiacente” Del Potro, che causa una condizione fisica al limite, gli aveva ceduto il passo. Benneteau, dopo aver rifiatato nel terzo pare essere di tutt’altro avviso e cerca con tutte le forze l’impresa da raccontare ai nipoti. Nel quarto parziale arriva per 3 volte a due punti dal match, senza però mai avere a disposizione nemmeno un match-point; si giunge così al tie-break dove Roger vince di nervi più che di braccio per 8-6 grazie anche alla ritrovata prima di servizio. L’ultimo set diventa così quasi una formalità con il francese costretto per due volte all’intervento del fisioterapista, svuotato di energie prima nell’animo e poi nel fisico. 4/6 6/7 6/2 7/6 6/1 lo score finale dopo oltre 3 ore di battaglia per Re Roger, che vuole continuare a scrivere i propri record. Il prossimo avversario sarà il belga Malisse, esperto di “montagne russe” nel rendimento e capace di fare valere la maggiore attitudine all’erba nella sfida al mancino iberico Verdasco (1/6 7/6 6/1 4/6 6/3). Avanti con meno difficoltà anche il favorito numero 1, nonchè “defendig Champion” Nole Djokovic che impiega un set a prendere le misure all’arrembante “serve&volley” di Stepanek, poi il percorso diviene una comoda disceca (4/6 6/2 6/2 6/2). Sorprendono le cadute di Tipsarevic e Almagro. Il primo resta invischiato nella rete tesa da Youzhny (6/3 6/4 3/6 6/3), mentre il secondo, pur restando lontano dall’essere un “erbivoro”, viene surclassato da un ottimo Gasquet (6/3 6/4 6/4). Grande equilibrio infine nella sfida fra “super battitori”, che vedeva opposti il canadese Raonic e lo statunitense Querrey; la parte inferiore del tabellone presenta un occasione probabilmente unica per chi saprà approfittarne, vista l’eliminazione di Nadal e la pressione sulle spalle di Murray. Solo lo statunitense potrà provare a centrare questo obiettivo dopo essersi imposto 6/7 7/6 7/6 6/4. Le ragazze italiane compiono per ora una impresa a metà, portando Francesca Schiavone e soprattutto Camila Giorgi agli ottavi di finale, attendendo i risultati di Vinci ed Errani. La milanese supera (finalmente!) senza patemi l’ostacolo Zakopalova (6/0 6/4) in un match a senso unico contro sicuramente l’avversaria più ostica incontrata finora. Speriamo siano segnali di una graduale ripresa. Segnali positivi, eccome, giungono dalla bionda rivelazione che si impone 6/3 7/6 sulla numero 20 del mondo Nadia Petrova, centrando un altro incredibile successo. Stupisce la sicurezza, quasi arrogante con cui questa ragazza scende in campo e gioca cercando sempre il vincente. Fino a che va avanti così, ben vengano questi risultati. Certo il numero 145 nella classifica WTA con cui ha affrontato questo torneo, si abbasserà e di parecchio. Senza problemi il cammino di Maria Sharapova (6/1 6/4 a Su Wei Hsieh) e di Agneska Radwanska (prossima avversaria di Camila Giorgi), che spezza il sogno dell’inglesina Watson, travolgendola sul Centrale in meno di un’ora (6/0 6/2).

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( commento di Luca Polesinanti )