Il Varese, squadra in chiara difficoltà nelle prime quattro giornate, riesce a segnare e ottiene anche il primo successo stagionale. Forse è il caso di smetterla di rievocare l’inviolabilità della porta dell’Albinoleffe, perché alla fine ciò che conta è il risultato. Tuttavia, non si può fare a meno di sottolineare che le difficoltà della difesa costringono i seriani a un lavoro supplementare (leggasi rincorsa all’avversario) che con l’andare del tempo potrebbe finire per logorare sul piano fisico e psicologico. La corsa a handicap piace neppure ai cavalli. Eppure ecco che il copione si ripete manifestandosi come la rapidità di un fulmine. Pronti, partenza e gol dopo 2’ di Neto Pereira che beffa Tomasig, il cui intervento di piede non impedisce al pallone di carambolare in rete. Superfluo sottolineare che il rientro del brasiliano coincide con il cambio di passo della squadra di Carbone. Mister Fortunato lo aveva predetto e solo la concentrazione e un atteggiamento irreprensibile avrebbe potuto evitare la capitolazione. Invece la squadra bluceleste fa la sua partita certamente sotto tono, inizia male e finisce peggio. Non tanto per la sconfitta, che va accettata e digerita per com’è maturata, quanto per il nervosismo nei minuti finali con accenni rissosi che, va sottolineato, non possono né devono appartenere alla tradizione della società seriana. Se ci sono grinta e adrenalina in corpo, meglio riversarli nella fase agonistica, mescolandoli con la materia grigia, evitando il rischio di incorrere in squalifiche che pesano e sottraggono pedine importanti alla rosa dei disponibili. Quando la squadra di Fortunato agguanta il pareggio al 14’ della ripresa con Cocco, una nota positiva della trasferta dal momento che con cinque reti l’attaccante sardo guida la classifica marcatori, nessuno si illude che il Varese possa accontentarsi. L’Albinoleffe contiene ma alla fine si fa sorprendere da De Luca, che entra al 37’ al posto dell’ex Cellini e segna il gol vittoria. La partita potrebbe raddrizzarsi, al di là dei meriti, se Foglio, dopo aver saltato la difesa, centrasse lo specchio della porta. Invece il pallone gonfia l’esterno della rete. Ora testa, e gambe, alla Sampdoria che arriverà a Bergamo con la voglia di vincere. Un’altra prova di maturità, di quelle che di solito esaltano lo spirito di squadra e danno una carica in più.
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