Metti una domenica all’ora di pranzo con atmosfera da jetlag e avendo mangiato pasta a colazione. Metti di aver trascorso un insolito ritiro passando ad abituare il fisico un po’ come quando si attraversa l’oceano. Metti di dover tornare a vincere e per farlo c’è bisogno di tutte le energie atletiche e mentali. Metti, in più, di trovare sugli spalti un pubblico vicino alla squadra, ancorché disposto a rinunciare ai piaceri della buona tavola e allo stare in famiglia per fornire il necessario incoraggiamento. Sommato tutto ciò, ecco gli ingredienti che, bene amalgamati con il carattere temprato nella tradizione Celeste e la consapevolezza di avere i mezzi per raggiungere l’obiettivo, portano a sfornare il risultato sperato. La domenica dell’Albinoleffe, che riassapora la vittoria, accende la luce anche in una giornata uggiosa. Suonata presto la sveglia, Mondonico punta l’attenzione sul gran premio di formula uno che nella lontana Australia apre la stagione di Formula Uno. Forse per ricordare prima a se stesso, e nel dopopartita, che l’Albinoleffe è partito dai box e corre per il piazzamento che vale il diritto ad iscriversi per la nona stagione consecutiva al campionato di serie B. Gli episodi possono girare pro o contro. Sta di fatto che contro il Novara i ragazzi di Mondonico superano se stessi quando vanno a riagguantare il pareggio in una manciata di minuti. Conta soprattutto come lo abbiano fatto: con lucidità, vigore e convinzione. E’ la domenica di Dario Bergamelli, che in tribuna vede mamma Giusy e per ben due volte l’addita, a dedicarle una doppietta storica per un difensore. Più su, tra le nuvole, c’è un padre che sarà sicuramente fiero del suo ragazzone, bravo a fermare e spazzare via una corazzata come riesce solo nel gioco da tavolo della battaglia navale. C’è tutto il coraggio e l’intraprendenza nei suoi imperiosi stacchi di testa che non lasciano scampo al portiere avversario. Sembrava che quelli arruolati per la domenica particolare fossero i resti di una rosa decimata da infortuni e squalifiche. Si scopre che gli abili alla convocazione rispondono alla grande e offrono forse la migliore delle prove casalinghe. A fine partita rimane un po’ di languore e un accennato senso di jetlag, ma stavolta la squadra vola in classe Magnifica.