Simone Moro ha conquistato la vetta del Gasherbrum II a 8.035 metri di quota. Un’impresa straordinaria perché si tratta della prima salita invernale dei cinque ottomila del Karakorum pakistano che comprende anche il K2. In cima al Gasherbrum II, uno dei 14 ottomila del mondo, sono arrivati anche il kazako Denis Urubko e lo statunitense Cory Richards, compagni di spedizione di Moro. Partiti il 27 dicembre scorso dall’Italia, i tre alpinisti hanno sfidato le rigide temperature, scese fino a 50 gradi sottozero, e i venti che soffiano impetuosi lungo le pareti rendendo difficile la scalata. Dal suo blog, alle 11:28 ora locale del 2 febbraio, Simone Moro ha annunciato di essere arrivato in vetta. Per lui si tratta della terza impresa del genere, avendo realizzato altre due volte la “prima” invernale di un Ottomila, lo Shisha Pangma nel 2005 e il Makalu nel 2009. La spedizione di Moro si è avvalsa del supporto di Karl Gabl, metereologo di Inssbruck, che aveva indicato proprio l’1 e 2 febbraio come giorni favorevoli per tentare di raggiungere la vetta. Il 3 e 4 febbraio i giorni del rientro al campo base con cielo nuvoloso e leggere nevicate. Per una straordinaria coincidenza, la conquista del Gasherbrum II coincide con la visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Bergamo, la città di Simone Moro, in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Nel 2003 un altro presidente, Carlo Azeglio Ciampi, in occasione della visita ufficiale a Bergamo, aveva incontrato Simone Moro, al quale aveva concesso la medaglia d’Oro al valor civile per aver soccorso e salvato nel 2001 un alpinista inglese ad oltre 8.000 metri di quota sul Lothse. La cronaca della scalata di Simone Moro al Gasherbrum II
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