Francesca Schiavone non è riuscita a scrivere un nuovo capitolo di una bellissima favola, ma si è arresa alla numero uno del mondo dopo aver lottato alla grande ed essere stata in vantaggio 63 3-1. La danese, di dieci anni più giovane, si è imposta in tre partite: 36 63 63 in due ore e 24 minuti. Dopo la maratona di 4 ore e 44′ vinta due giorni fa contro la russa Svetlana Kutnetsova (il match femminile più lungo nella storia degli Slam), annullando ben sei match point, e la matematica certezza della quarta posizione nel prossimo ranking mondiale Wta, la Schiavone ha pagato probabilmente la stanchezza accumulato due giorni fa in un match che resterà nella storia del tennis mondiale.
Erano quattro i precedenti tra l’azzurra e la danese e il bilancio era in perfetta parità: 2-2. La Schiavone aveva battuto la Wozniacki sul veloce indoor di Zurigo nel 2008 e nel giugno scorso al Roland Garros sulla terra rossa (anche lì a livello di quarti), ma aveva ceduto nelle ultime due sfide, giocate sempre lo scorso anno, ad agosto sul cemento di Montreal ed a novembre ai Wta Championships di Doha (cemento, anche nel Qatar aveva vinto il primo set).
L’azzurra è stata praticamente perfetta per circa un’ora e un quarto, il tempo di salire 63 3-1. Nel primo set si è giocato punto a punto fino al 3-3, poi l’azzurra ha annullato una palla break (ne aveva annullata già una sull’1-1), per poi strappare il servizio alla rivale salendo 5-3. Nel game successivo l’azzurra ha ancora annullato tre palle break (15-40 e vantaggio esterno), quindi ha chiuso il set con una splendida volée. Nella seconda partita ha ancora strappato il servizio alla rivale portandosi sul 3-1, poi la luce si è spenta. Il suo tennis bello e aggressivo si è un tantino affievolito, quanto è bastato per rimettere in partita la Wozniacki. La danese ha infilato sei game consecutivi aggiudicandosi i secondo set e portandosi sull’uno a zero nel terzo. Francesca ha reagito recuperando immediatamente il break di svantaggio, ha di nuovo ceduto il turno di battuta e si è difesa strenuamente nel quarto game. Nulla da fare: un diritto out ha consegnato il game del 3-1 alla Wozniacki. Francesca ha provato a riagganciare l’avversaria, cercando di spezzarle il ritmo e chiamandola a rete con qualche palla corta per uscire dalla ragnatela di scambi prolungati. Nulla da fare: proprio una di queste smorzate, finita in rete, ha concesso alla danese la palla del 5-2 sul servizio dell’azzurra. La Wozniacki ha poi conquistato il game con un incredibile pallonetto in recupero. Nel game successivo Francesca ha salvato tre match point, prima su strappare la battuta all’avversaria: il primo con una grande accelerazione di rovescio, il secondo con uno splendido recupero di diritto su una palla corta della rivale, il terzo con un’incredibile demi volèe. La danese ha però chiuso al nono game: sul 30-30 ha ottenuto il quarto match point grazie ad un gran passante stretto sul quale Francesca non ha potuto nulla, quindi la fine su un rovescio di Francesca appena out, sul quale l’azzurra ha anche chiesto l’intervento dell’occhio di falco che purtroppo ha confermato la chiamata dell’arbitro. Francesca è stata comunque sin qui l’unica a strappare un set alla numero uno del mondo.
Schiavone è anche l’unica tennista italiana (sia uomini che donne) ad aver raggiunto almeno i quarti di finale in tutti e quattro gli appuntamenti dello Slam (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open). Alla milanese, campionessa in carica del Roland Garros ed alla quarantaduesima partecipazione ad uno dei quattro tornei maggiori, mancavano infatti proprio quelli agli Australian Open. In totale sono sei i quarti raggiunti dalla Schiavone negli Slam. Seconda semifinale consecutiva per la cinese Li Na agli Australian Open. La ventottenne tennista asiatica a Wuhan, favorita numero nove del tabellone, ha battuto nei quarti la tedesca Andrea Petkovic, numero 33 del ranking mondiale, per 62 64 in un’ora e venti minuti. Lo scorso anno la Li si arrese solo alla futura vincitrice del torneo, Serena Williams, dopo due set in cui dette parecchio fastidio all’americana. Li affronterà in semifinale la numero uno del mondo Caroline Wozniacki: la danese ha eliminato l’azzurra Francesca Schiavone in tre set: 36 63 63. Grazie a questo successo la ventenne danese si è assicurata la prima posizione nel ranking mondiale a fine torneo.
Gli altri due quarti: Radwanska (n.12)-Clijsters (n.3) e Kvitova (n.25)-Zvonareva (n.2).
PENNETTA SEMIFINALISTA IN DOPPIO
Flavia Pennetta e Gisela Dulko sono in semifinale nel tabellone di doppio degli Australian Open. La coppia italo-argentina, favorita numero uno del seeding (lo scorso anno si sono aggiudicate i Wta Championships di Doha), ha battuto nei quarti la sudafricana Natalie Grandin e la ceca Vladimira Uhlirova con il punteggio di 60 63. Prossime avversarie le vincenti della sfida tra la coppia formata dalla statunitense Liezel Huber e la russa Nadia Petrova (n.3) e quella composta da Cara Black dello Zimbabwe e dall’australiana Anastasia Rodionova (n.5). Qust’ultima farà parte della squadra australiana di Fed Cup che affronterà l’Italia il 5 e 6 febbraio a Hobart, incontro valido per il primo turno.
TUTTO FACILE PER FEDERER
Nel tabellone maschile tutto facile per Roger Federer, che oggi giocando il suo 27esimo quarto di finale consecutivo in uno Slam ha eguagliato il record detenuto da Jimmy Connors. Lo svizzero ha giocato al gatto con il topo contro il connazionale Stanislas Wawrinka (n.19), che pure sin qui aveva impressionato per il suo stato di forma: nel turno precedente aveva travolto Andy Roddick (n.8). E’ finita in un’ora e 47 minuti: 61 63 63, In pratica non c’è mai stata partita. Per Roger è l’ottava semifinale consecutiva a Melbourne, torneo che ha già vinto quattro volte: 2004, 2006, 2007 e 2010.
Ora Federer attende nella semifinale della parte bassa il vincitore della sfida che apre oggi il programma serale (mattino in Italia): di fronte Novak Djokovic (n.3) e Tomas Berdych (n.6).
Domani si completano i quarti di finale: Nadal (n.1)-Ferrer (n.7) e Dolgopolov-Murray (n.5). L’ucraino, grande sorpresa di questi Australian Open, con i suoi 22 anni è il più giovani dei giocatori approdati ai quarti. Il più anziano è Federer, che di anni ne ha 29 e va a caccia del titolo numero 17 in uno Slam.