Azzurro a tinte forti e azzurro spento: le due Italia del calcio

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Azzurro a tinte forti e azzurro spento. Contrasti evidenti delle due nazionali italiane, Under 21 e maggiore, che hanno affrontato le rispettive amichevoli. Quella di Prandelli, con tanti volti nuovi nel primo tempo e il ricorso ai veterani nella ripresa, rimedia un pareggio con la Romania a Klagenfurt, ma senza entusiasmare. Al contrario, l’attesa spinta dei nuovi non arriva e la squadra rumena ha buon gioco sul piano atletico, aggredendo sistematicamente i portatori di palla e mettendo in difficoltà la manovra degli azzurri. Prandelli schiera Viviano tra i pali, Bonucci e Ranocchia difensori centrali a ricostituire la fortunata coppia del Bari, Santon e Balzaretti sugli esterni; centrocampo a tre con Aquilani, Ledesma e Mauri; Diamanti alle spalle di Rossi e Balotelli. Azione lenta e prevedibile quella dell’Italia. Balotelli indossa la maglia numero 10 ma non incide e rimedia solo i cori razzisti di due gruppi di tifosi, una parte rumena e l’altro addirittura italiano, giunta nella città tedesca con il proposito di insultare l’attaccante di colore bresciano. Al 34’ del primo tempo la Romania passa in vantaggio con Marica che sfrutta un pallone finitogli tra i piedi davanti alla porta azzurra.

Nella ripresa Prandelli inserisce Pirlo al posto di Ledesma, De Rossi per Diamanti e Gilardino per Rossi. Dopo un quarto d’ora il ct azzurro richiama Balotelli e manda in campo Quagliarella. Fuori anche Santon, probabilmente il migliore, per fare posto a Cassani. Al 35’ De Rossi deve abbandonare per infortunio, come capita all’interista Chivu nelle file romene, e viene sostituito da Pazzini. Con i nuovi innesti l’Italia finalmente cambia marcia, non brilla ma perlomeno attacca. Al 37’ Quagliarella raccoglie di testa un cross di Pirlo, Marica interviene e devia nella propria porta, segnando nel bene e nel male la serata. Magra consolazione per un’Italia da rifare e rivedere, in cui anche il genio di Aquilani fatica ad esprimersi quando la compagine e i ruoli appaiono disassortiti.

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Note liete, invece, da Ciro Ferrara, il cui esordio alla guida dell’U21 è bagnato da un successo. A Fermo gli azzurrini battono 2-1 la Turchia grazie ad una doppietta di Macheda, che insieme a D’Alessandro fa vedere le cose migliori.