Dopo la conquista aritmetica dello scudetto da parte del Milan, l’Inter gioca una grande partita contro la Fiorentina allo stadio Meazza con Eto’o in grande spolvero e in veste di ispiratore. Suo l’assist per Pazzini che, da attaccante di razza, si destreggia in area, difende il pallone dai difensori viola e insacca in diagonale. Il raddoppio nerazzurro porta la firma di Cambiasso che corregge di testa un calcio di punizione di Eto’o. Chiuso il primo tempo in doppio vantaggio, nella ripresa l’Inter deve guardarsi dai tentativi della Fiorentina, che accorcia le distanze con Gilardino, autore di una splendida esecuzione con controllo al volo e tiro di prima intenzione. Sul fronte opposto risponde Coutinho che trasforma impeccabilmente un calcio di punizione. Poi Julio Cesare compie due miracoli su Mutu e Gilardino consentendo all’Inter di conservare il risultato e consolidare il secondo posto in classifica. Resta al terzo il Napoli, sconfitto a Lecce. Dopo i primi 45’ senza reti, il risultato si sblocca nella ripresa a seguito di un calcio di rigore, concesso per fallo in area su Oliveira e trasformato da Corvia che poi viene espulso per doppia ammonizione. Il pareggio partenopeo porta la firma di Mascara. La squadra di Mazzarri avrebbe l’opportunità per portarsi in vantaggio ma Cavani sbaglia la deviazione davanti alla porta leccese, poi anche lui viene espulso per doppia ammonizione. Infine Chevanton fulmina De Sanctis con un tiro potente e pallone che batte sotto la traversa e rimbalza oltre la linea bianca. Nel finale ancora Mascara pericoloso, ma il Lecce difende il prezioso risultato che vale il quart’ultimo posto in attesa dell’esito del derby della Lanterna tra il Genoa e la pericolante Sampdoria. Nella corsa alla qualificazione per i preliminari di Champions League, passo in avanti dell’Udinese che si aggiudica lo scontro diretto con la Lazio. Decisivo quanto accade nel primo tempo, che vede protagonista assoluto Di Natale. Il capocannoniere della serie A (28 reti all’attivo a due giornate dal termine) prima sbaglia due tocchi davanti alla porta laziale, poi batte Muslera con una legnata all’incrocio dei pali e raddoppia su comodo assist di Coda. Nella ripresa entra Rocchi e si procura subito un calcio di rigore che Zarate sbaglia clamorosamente tirando debolmente tra le mani di Handanovic. Nella circostanza l’Udinese resta in dieci e la Lazio, in gol con Kozak al 31’, tenta in tutti i modi di raggiungere il pareggio, ma l’imprecisione degli attaccanti e la bravura di Handanovic premiano i friulani. Pareggio nel derby emiliano tra Bologna e Parma, che consente alle due squadre di permanere in zona tranquille. La cronaca registra una traversa per parte e occasioni su entrambi i fronti. Due pesanti vittorie esterne potrebbero aver deciso positivamente la stagione di Catania e Cesena. I siciliani espugnano il campo di Brescia, raggiungono praticamente la salvezza e condannano le rondinelle alla retrocessione. Il gol del vantaggio catanese è opera del capitano Silvestre al 28’ del primo tempo. I disperati tentativi di recupero della squadra di Iachini non sortiscono effetto, mentre il Catania raddoppia con Bergessio alla mezz’ora della ripresa. Inutile la splendida rete su calcio di punizione al 46’ di Diamanti. Il Cesena resiste agli attacchi del Cagliari, grazie al sempreverde portiere Antonioli e agli errori in fase di conclusione dei sardi. Poi colpisce in contropiede con Jemenez e Malonga, ottenendo tre punti fondamentali per inseguire la salvezza. Derby ad alta tensione a Marassi tra Genoa e Sampdoria, con i rossoblu che rendono drammatica la situazione dei blucerchiati, battuti da un gol in pieno recupero. I genoani giocano meglio il primo tempo, chiuso meritatamente in vantaggio con Floro Flores che allo scadere segna con un colpo di testa in tuffo su corner di Palacio. Nulla da fare per il portiere Da Costa, preferito a Curci. Nella ripresa la reazione dei doriani, che culmina nel pareggio di Pozzi, favorito dall’ennesima incertezza di Eduardo. Ad una manciata di secondi dal 90’ il Genoa resta in dieci per espulsione di Mesto, ma nei 6’ minuti di recupero i rossoblu trovano il gol partita con una splendida girata dell’argentino Borselli, cacciando la Sampdoria a -2 dal quarto posto occupato dal Lecce.
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