Calcio: Le scuse per aver riso a sproposito

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Domenica 6 novembre su tutti i campi di calcio si è osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’alluvione di Genova. Squadre schierate intorno al cerchio di centrocampo, in mezzo la terza arbitrale, sugli spalti tutti i piedi, in religioso silenzio fino a quando scatta l’applauso, consuetudine ormai ricorrente. Pochi si erano accorti che, prima del calcio d’inizio di Chievo-Fiorentina, due giocatori viola apparentemente se la ridevano. O almeno così pareva. Riccardo Montolivo e il capitano Alessandro Gamberini venivano sopraffatti dal sorriso. Ne è nato un caso al punto da suggerire ai due protagonisti di fornire le dovute spiegazioni.

«Mi sono vergognato – scrive in una nota ufficiale Montolivo – quando ho visto il fotogramma del mio sorriso durante il minuto di silenzio e di raccoglimento per le vittime dell’alluvione. Una smorfia che non ricordo, inspiegabile e totalmente fuori luogo. Purtroppo non mi reso conto di nulla e del fatto che il minuto di silenzio fosse già iniziato, la tensione del prepartita può giocare questi brutti scherzi. Non ci sono però giustificazioni per un gesto così inopportuno, perciò mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese e mi stringo a tutti coloro che hanno vissuto questo terribile dramma, specialmente ai familiari delle vittime».

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Prima di lui Gamberini si era affrettato a precisare l’accaduto: «Apprendo che una mia smorfia durante il minuto di silenzio ha fatto pensare a qualcuno ad una mia mancanza di rispetto nei confronti delle vittime dell’alluvione di Genova. Se così fosse me ne scuso profondamente e ribadisco la vicinanza mia e di tutta la squadra nei confronti delle famiglie e delle persone che hanno perso la vita nel disastro».

Basta così. E che sia di lezione per tutti.