Champions: l’Inter soffre, ma risponde all’appello. E’ agli ottavi

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Un gol di Cambiasso al 10’ della ripresa, su azione conseguente a calcio di punizione di Sneijder, consente all’Inter di battere il Twente e qualificarsi agli ottavi, ma soprattutto a Benitez di salvare la panchina. Fosse andata male, e i presupposti c’erano tutti tra errori in fase offensiva e rischi clamorosi in difesa, chissà cosa avrebbe detto o fatto il presidente Moratti. Vittoria del cuore e del carattere, dirà nel dopopartita Benitez, il quale in verità riesce a spaccare il capello (ogni riferimento è puramente casuale) mettendo in piedi l’unico undici possibile e chiamando a raccolta i ragazzi della Primavera. Ne entrano due nel finale di gara per contribuire a difendere il gol della vittoria: Nwanko per Sneijder che ritrova i colpi da fermo e Biraghi per Pandev, che si muove al centro dell’attacco con esterni Biabiany e Eto’o, che torna a fare il terzino come ai tempi di Mourinho. Stankovic e Cambiasso sono i piloni di centrocampo e si mettono cuore e polmoni. Zanetti macina chilometri, mentre Corroda, Materazzi e Lucio contendono ogni pallone agli olandesi. Nel primo tempo l’Inter potrebbe dilagare, va vicino al gol almeno una dozzina di gol, poi intorno alla mezz’ora si addormenta e rischia per due volte di capitolare. Il gol di Cambiasso arriva come una liberazione. Poi errori in fase conclusiva, come quello di Stankovi che sbaglia un rigore in movimento. Nel finale brivido per la porta di Castellazzi che vede il pallone calciato da lontano abbassarsi fino a colpire la traversa. Ma il risultato resta fissato sull’1-0 per l’Inter e c’è tempo per ripartire in campionato, prossimi avversari Parma e Lazio, e preparare l’avventura al Mondiale per club che si svolgerà ad Adu Dabi dall’8 al 19 dicembre.

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