Champions: perde anche l’Inter, debacle delle squadre italiane

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L’Inter sapeva che il Bayern Monaco da affrontare negli ottavi di Champions non sarebbe stato avversario docile e comunque voglioso di rivincita dopo la finale persa a Madrid nel maggio 2009. Van Gaal la ottiene anche se sulla panchina nerazzurra siede Leonardo e non Mourinho. Il Bayern s’impone con un gol al 90’ dopo aver colpito due pali. E con la sconfitta dell’Inter il turno di andata delle tre italiane impegnate in Champions può dirsi disastroso, viste le precedenti cadute casalinghe di Milan e Roma. La gara di andata tra Inter e Bayern disputata allo stadio Meazza conferma la forza e la pericolosità della squadra tedesca. Indisponibile Milito, la scelta di giocare con una sola punta di ruolo, Eto’o, non premia Leonardo che propone il 4-3-2-1 con Maicon, Ranocchia, Lucio e Chivu davanti a Julio Cesar; Zanetti, Thiago Motta e Cambiasso sulla linea di centrocampo, Stankovic e Sneijder alle spalle di Eto’o. Il Bayern schierato con il 4-2-3-1 con la forza d’urto composta da Robben, Muller e Ribere dietro a Gomez e sostenuta da Luiz Gustavo e Schewinsteiger. Dopo un minuto primo brivido con Ranocchia pescato al centro dell’area tedesca che gira di piatto destro mancando di poco la porta. Dopo un paio di tiri pericolosi scagliati da grande distanza da Luiz Gustavo, al 22’ percussione da destra di Eto’o che serve Cambiasso a tu per tu con il portiere bavarese Kraft che ribatte la conclusione ravvicinata. Due minuti dopo la risposta del Bayern che sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Ribery su cross di Robben e pallone che impatta sulla traversa. Al 28’ Gomez manda alle stelle davanti alla porta di Julio Cesar. Poi al 33’ si rivede Eto’o la cui girata viene parata con un braccio da Kraft. Allo scadere del primo tempo Maicon sfiora l’incrocio dei pali con un tiro di diagonale. Ad inizio di ripresa l’Inter rischia di capitolare. Al 2’ Muller, lasciato colpevolmente solo all’altezza dell’area piccola, colpisce di testa ma non trova la porta. Dopo 5’ Ranocchia commette un’incredibile ingenuità regalando il pallone a Gomez ma riuscendo a rimediare strappandolo dai piedi dell’attaccante al limite dell’area interista. All’8’ grande azione in percussione di Robben che entra in area e da posizione defilata colpisce il palo alla sinistra di Julio Cesar. L’Inter si risveglia e al 12’, con un abile gioco di interdizione, mette Eto’o in condizione di calciare a rete, Kraft respinge e sul pallone si avventa Cambiasso che manda alto sulla traversa. Il ritmo cresce e si assiste a rapidi capovolgimenti di fronte. Al 20’ Julio Cesar esce per anticipare Gomez. Col passare dei minuti il possesso palla è a vantaggio dei tedeschi, mentre l’Inter si affida alle ripartenze. Al 26’ Ranocchia si fa male al ginocchio destro e viene sostituito da Kharja con arretramento di Chivu sulla linea difensiva. Proprio Kharja al 35’ impegna Kraft in una difficile respinta. Il finale è tutto di marca interista. Al 40’ su corner di Sneijder colpo di testa di Thiago Motta con pallone respinto dal portiere. Al 42’ Eto’ calcia dai 16 metri e il pallone, deviato, lambisce il palo. Al 90’ il Bayern confeziona la beffa: tiro di Robben da 20 metri, Julio Cesar respinge, irrompe Gomez che segna. Per la squadra tedesca terza vittoria su altrettanti incontri disputati a San Siro con l’Inter, dopo il 3-1 inflitto alla formazione di Trapattoni in coppa Uefa nel 1988 e il 2-0 a quella allenata da Mancini in Champions League nel 2006.

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