E’ primavera in tutti i sensi, ma dalle parti del Veneto e Trentino è in gioco il titolo italiano di hockey su ghiaccio. Se lo contendono Asiago e Valpusteria, che insegue un successo storico e il sogno di conquistare il 77esimo campionato. In realtà la gara-5 della finale scudetto, vinta per 7-2 dalla squadra di Brunico, rischia di trasformarsi in un incubo perché proprio Valpusteria, violando le norme federali, ha schierato due portieri stranieri. Ergo, il giudice sportivo ha inflitto la sconfitta a tavolino e Asiago si trova condurre per 3-2 nella sfida al meglio dei sette incontri. I veneti si presenteranno così in vantaggio alla gara-6, con la possibilità di conquistare il terzo scudetto dopo quelli vinti nel 2001 e nel 2010. A Valpusteria, a questo punto, tocca ribaltare risultato e pronostico (si gioca all’Odegar, in campo esterno) per portarsi in parità e tentare di vincere il primo scudetto in 59 anni di storia societaria, che sembrava già cucito sulle casacche. Invece, in gara-6 i veneti fanno leva su tutta la carica agonistica di cui dispongono imponendosi 4-3 e aggiudicandosi il terzo titolo italiano.