Il Natale degli Sportivi quest’anno ha il colore giallo. Come quello del nastro al braccio di Elisa Santoni, capitana della nazionale di ginnastica ritmica, e degli altri atleti che hanno partecipato alla Messa d’Avvento promossa dal Coni il 18 dicembre Yara è semplicemente speciale perché interpreta i sogni della sua età. Appartiene alla stragrande maggioranza di adolescenti che non fanno notizia perché ligi agli impegni assunti con l’istruzione scolastica e l’amore per lo sport. Yara è di quelle che hanno sposato virtù come il rispetto e l’educazione, assimilano i sani principi impartiti dai genitori e concorrono a rendere felice e salda la famiglia in momenti certamente difficili per tutti. Ci piace pensare che le luci in palestra si siano momentaneamente abbassate, pronte a riaccendersi quando Yara sarà pronta a scattare con i suoi attrezzi da farfalla sulle prime note della musica che accompagna l’esercizio di ritmica. Avrà avuto molto tempo per scaldare i muscoli, ma gli applausi scroscianti al termine dell’esecuzione varranno più di qualsiasi medaglia perché saranno liberatori e serviranno a nutrirla di infinito affetto. Non sappiamo cos’è accaduto, attendiamo solo il suo ritorno. Ci piacerebbe riunire tutti in un grande stadio e vederla sbucare dagli spogliatoi per ricevere una standing ovation e sentire inneggiare al suo nome. Avrebbe vinto lo sport, avrebbe vinto la vita.
|