Lutto collettivo per la fine della piccola Yara

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Il mondo dello sport è profondamente colpito, come del resto l’intera società civile, dall’efferato delitto che ha cancellato l’esistenza della tredicenne Yara Gambirasio, giovane promessa della ginnastica ritmica scomparsa il 26 novembre 2010, il cui corpo è stato rinvenuto sabato 26 febbraio scorso. Dolore, turbamento, inquietudine, icredulità, senso dell’orrore e rigetto per il più brutale atto che si possa commettere. Sono questi i sentimenti espressi dalle voci degli sportivi che si sono aggiunte a quelle della gente comune e delle istituzioni.

Tra gli atleti si è levata su tutti la voce di Federica Pellegrini. Nel suo blog la campionessa di nuoto scrive: “Come si può fare tutto questo a una bambina? Spero che riescano a trovare questo o questi mostri; spero che la giustizia faccia il suo corso e spero fortemente in una pena esemplare». «Rimango allibita da quello che può succedere da un minuto all’altro nella nostra vita – prosegue l’olimpionica della piscina – e molto spesso senza che nessuno si accorga di niente. Rimango impietrita e inorridita dalla violenza di alcune persone. Non dobbiamo lasciare che tutto questo possa accadere di nuovo».

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Il Presidente Federale Riccardo Agabio ha invitato tutti i Comitati e le Delegazioni Regionali FGI  a far osservare un minuto di silenzio in occasione delle manifestazioni ginnastiche che si disputeranno nel prossimo fine settimana, per commemorare il ricordo della piccola Yara Gambirasio e, raccogliendo l’invito del Presidente del Coni Giovanni Petrucci, del tenente Massimo Ranzani del 5° Reggimento Alpini di Vipiteno, scomparso in Afghanistan a seguito dell’esplosione di una bomba.

L’Albinoleffe e l’Atalanta, le due squadre bergamasche impegnate nel turno infrasettimanale valevole per la 29a giornata del campionato di serie B, hanno deciso di giocare con il lutto al braccio e ottenuto dalla Lega Bwin di osservare un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio.