Federico Peluso aveva salutato la serie A con uno sfortunato autogol nella gara a cui l’Atalanta si aggrappava nelle battute finali dello scorso campionato nel tentativo di scampare alla retrocessione. Lo ritroviamo in grande forma fisica e mentale, salutato da pagelle che riflettono un rendimento in campo tale da augurarsi, una volta conquistare la promozione e indossata la maglia per il fischio d’inizio della prossima stagione, di vederlo tra gli azzurrabili. Il momento è felice e va fatto di tutto Oltre cento soci e simpatizzanti hanno salutato la famiglia atalantina. Oltre a Federico Peluso (che ha ricevuto il riconoscimento grazie alla nascita quattro mesi orsono del secondogenito Michele) sono intervenuti anche Simone Tiribocchi, il direttore sportivo Gabriele Zamagna e la responsabile per la comunicazione della società neroazzurra Elisa Persico. Alternando momenti goliardici e scaramantici, il presidente del Club, Enzo Conti, e il vicario Giambattista Gherardi hanno fatto gli onori di casa, arricchendo il programma serale inanellando premi e sorprese, circondati dal presidente del Club Amici dell’Atalanta Marino Lazzarini e figure storiche come Giorgio Magnocavallo ed Eugenio Perico. Battesimo degli applausi anche per le giovani speranze del blu neroazzurro, il Primavera Nicola Malaccari e, in rappresentanza della formazione Berretti, Michele Villanova e Daniele Grandi. Il Tir si è visto premiato con un vino del 1978, anno della sua nascita, mentre le ambite maglie atalantine sono state donate a due supertifosi come Lucia Pezzera e ad Andrea Milesi. Fra le autorità presenti da ricordare il sindaco di Gandino, Gustavo Maccari, il presidente di Promoserio. Guido Fratta, il presidente Pro Gandino, Lorenzo Aresi, e don Alessandro Angioletti, direttore dell’Oratorio Sacro Cuore di Gandino, che da 32 anni ospita l’Atalanta Club Valgandino.
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