Sulla ruota di Milano, sponda rossonera, esce il 3, come il numero delle reti rifilate al Napoli, il 58, ovvero i punti in classifica della squadra di Allegri, e 5, corrispondente ai punti di vantaggio sull’Inter salita al secondo posto. Il Napoli scende al terzo posto, staccato di sei lunghezze, frutto delle due sconfitte rimediate nei confronti diretti con i rossoneri. Un risultato che matura interamente nel secondo tempo, con l’equilibrio subito spezzato da un calcio di rigore destinato a far discutere e reso più rotondo dalle micidiali ripartenze dei rossoneri. Resta il fatto che il Napoli è assolutamente deludente, mai capace di impensierire il Milan, che sfrutta le sue armi migliori per aggiudicarsi la sfida. A San Siro si sono tutte le premesse per un grande spettacolo di calcio: squadre di vertice, pubblico delle grandi occasioni, sfida tradizionalmente attesa. A questi livelli non accadeva da vent’anni. Milan con il 4-3-1-2: Abbiati tra i pali, linea difensiva composta da Nesta e Thiago Silva centrali, sugli esterni Abate e Jankulosvski, per la prima volta titolare in stagione dopo accumulato solo 26’; a centrocampo Gattuso, Van Bommel e Flamini, Robinho alle spalle di Pato e Ibrahimovic. Il Napoli risponde con il 3-4-2-1: in parta De Sanctis, difensori Campagnaro, Cannavaro e Aronica; Maggio, Pazienza, Gargano e Dossena a centrocampo; Hamsik e Mascara dietro a Cavani. Nel primo tempo la partita non è affatto bella, costellata di passaggi imprecisi. La cronaca è avara di episodi. Si deve attendere il 34’ per registrare la prima, vera emozione, quando Van Bommel si ritrova il pallone tra i piedi davanti alla porta del Napoli, scarica il tiro e Aronica s’immola respingendo la conclusione ravvicinara. Al 40’ lo stesso Aronica intercetta il pallone calciato debolmente da Pato verso la porta sguarnita dopo l’uscita di De Sanctis. Al 43’ un fallo a gioco fermo costa l’ammonizione a Pato. Il secondo tempo si apre al 2’ con un tiro in controbalzo di Van Bommel che De Sanctis neutralizza con una grande parata. Al 3’ contrasto sulla linea di fondo tra Aronica e Pato con il difensore napoletano che tocca il pallone con il braccio. L’arbitro Rocchi decide per la volontarietà e assegna il calcio di rigore che Ibrahimovic con un rasoterra forte e angolato. Il Napoli stenta a reagire. Al 10’ Pato prova a sorprendere De Sanctis con un tiro a giro ma il portiere si allunga e devia in angolo. Il portiere partenopeo si supera al 14’ quando blocca una puntata da due passi di Robinho ben servito da Pato. Al 17’ Allegri richiama Robinho ed inserisce Boateng. Due minuto dopo è volta di Zuniga per Mascara. Il Napoli non morde, il Milan appena può affonda. Bisogna attendere il 24’ per vedere un colpo di testa di Cannavaro, debole e fuori misura. Al 27’ esce Jankulovski per fare posto e Emanuelson. Il Napoli sembra trovare la forza per dare più pressione in avanti, ma al 32’ capitola per la seconda volta su azione di contropiede rossonera con tocco di Ibrahimovic in profondità per Pato che serve un assist invitante per Boateng che non sbaglia. Sotto di due reti, Mazzarri gioca la carta Sosa. Il “Papero” fa il bis al 34’ partendo in contropiede e calciando tra Aronica e Zunica per infilare il pallone all’incrocio dei pali. A giochi fatti, al 38’ Thiago Silva anticipa Cavani sotto rete.
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