Si allontana il sogno scudetto per il Napoli, Lazio e Udinese rilanciano le proprie ambizioni in chiave qualificazione alla Champions League. I risultati domenicali sovvertono i pronostici e disegnano una classifica che sorride decisamente al Milan, che a cinque giornate dalla fine può contare su 6 punti di vantaggio sul Napoli, sconfitto al San Paolo dall’Udinese, e in svantaggio negli scontri diretti con i rossoneri. La Lazio espugna Catania trascinata da un grande Zarate e conserva il quarto posto con una lunghezza sulla squadra di Guidolin. L’Udinese, priva di Sanchez e Di Natale, dà spettacolo e vince sfruttando le sue armi migliori, arginando i tentativi del Napoli nel primo tempo e colpendo nella ripresa con Inler (gran tiro all’incrocio dei pali) e l’ex Denis. La reazione della squadra di Mazzarri non trova sbocchi perché Lavezzi e Cavani non riescono ad essere precisi quando puntano la porta friulana, mentre Maggio colpisce la traversa. Grande nervosismo in campo nel finale di gara. Al 41’ della ripresa vistosa trattenuta di Domizzi su Lucarelli in area e calcio di rigore per il Napoli con espulsione del difensore friulano. Sul dischetto va Cavani che si fa parare il tiro da Handanovic (quinto penalty parato quest’anno). Al 50’ Mascara riesce a segnare dopo un liscio di Cavani, ma la rete serve solo ad aumentare il rammarico della squadra partenopea. Lo spettacolo più bello è offerto dal pubblico del San Paolo che applaude i protagonisti nonostante l’amarezza per la sconfitta. La Lazio è tornata a girare e s’impone su un campo difficile come quello di Catania, fermando la partenza veemente degli etnei e, dopo essere passata in vantaggio al 40’ del primo tempo con Hernanes e subito il pareggio di Schelotto al 1’ della ripresa, dilagando con le reti di Mauri e Floccari, che concretizzano due azioni in contropiede, e Zarate, che trasforma impeccabilmente un calcio di punizione. Finisce a reti bianche tra Fiorentina e Juventus, con i viola che ci provano di più andando vicini al vantaggio. Dormono sonni tranquilli Genoa e Chievo, che vincono rispettivamente contro Brescia e Bologna. Dopo un inizio favorevole al Brescia, che colpisce la traversa con Caracciolo, il successo genoano matura nella ripresa con i gol di Rafinha, autogol di Berardi e sigillo di Antonelli. I veronesi superano il Bologna nonostante il secondo tempo giocato in inferiorità numerica. A segno Constant al quarto d’ora del primo tempo, raddoppio di Marcolini con un gol da cineteca: sinistro da centrocampo che si infila nella porta di Viviano. In zona retrocessione successo importante del Cesena, che supera il Bari con un gol di Bogdani ad inizio ripresa, mentre il Lecce compie un’autentica impresa recuperando due gol al Cagliari negli ultimi due minuti di gioco. A metà del secondo tempo i sardi si ritrovano con tre gol all’attivo (Conti e doppietta di Acquafresca) e quello di Mesbah al passivo, ma anche con almeno altri tre gol clamorosamente falliti. I salentini hanno il merito di crederci riuscendo ad accorciare con Fabiano all’88’ e acciuffare il pari al 90esimo com Corvia. Dopo la 33esima giornata diventa sempre più critica la situazione della Sampdoria, passata dalla Champions ad inizio stagione al terz’ultimo posto in classifica e allo spettro della retrocessione, Risultati 33a giornata: Catania-Lazio 1-4 Cesena-Bari 1-0 Chievo-Bologna 2-0 Fiorentina-Juventus 0-0 Genoa-Brescia 3-0 Lecce-Cagliari 3-3 Napoli-Udinese 1-2. Giocate sabato: Roma-Palerno 2-3 Milan-Sampdoria 3-0 Parma-Inter 2-0 Classifica: Milan 71 Napoli 65 Inter 63 Lazio 60 Udinese 59 Roma 53 Juventus 52 Palermo 47 Cagliari 44 Fiorentina 43 Genoa 42 Bologna 40 Chievo 39 Catania 36 Parma Lecce 35 Cesena 34 Sampdoria 32 Brescia 30 Bari 21
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