L’ultima di campionato sancisce l’accesso dell’Udinese ai preliminari di Champions League. Ai friulani bastava un pareggio in casa contro il Milan, arrivato puntualmente. La squadra di Guidolin avrebbe potuto vincere. L’occasione migliore capita al capocannoniere del campionato, Di Natale, che sbaglia un calco di rigore facendoselo parare dal portiere rossonero Amelia. Per l’Udinese anche una traversa scheggiata da Inler. Ma allo stadio Friuli è solo festa. Per i padroni di casa, che tornano nell’Europa che conta dopo sei anni, e per il Milan, che saluta Pirlo. La Lazio fa appieno il suo dovere imponendosi a Lecce, ma si deve accontentare di disputare la prossima Europa League per il quoziente reti rispetto all’Udinese. A fine partita tuona il presidente laziale Lotto, che avrebbe voluto un Milan più deciso sul campo dei bianconeri friulani. Ma all’Udinese va dato atto di aver espresso un gioco di squadra tra i migliori in assoluto e dunque aver meritato la qualificazione alla Champions. Delle squadre retrocesse, esce decisamente a testa alta il Bari che schiaccia fuori casa il Bologna con una quaterna e il contributo determinante del giovane attaccante pugliese Grandolfo (nella foto) che all’esordio dall’inizio mette a segno una fantastica tripletta. Esce di scena nel peggiore dei modi Malesani, che lascia la panchina dei felsinei con una pesante sconfitta di fronte al proprio pubblico. Partita del cuore anche per il Brescia che saluta la serie A pareggiando a suon di gol con la Fiorentina. La Sampdoria chiude all’Olimpico passando in vantaggio per poi subire la rimonta della Roma trascinata dall’inesauribile Totti, che segna raggiungendo quota 207 in serie A e fa segnare Vucinic e Borriello. Alla fine il congedo del capitano giallorosso dal presidente uscente Rosella Sensi in un clima di commozione. L’Inter dà spettacolo al Meazza e supera il Catania con una doppietta di Pazzini e secondo gol in A del giapponese Nagatomo. Una tappa di avvicinamento alla finale di Coppa Italia con il Palermo, che invece gioca male e perde in casa con il Chievo sempre vivo e brillante. Pari salomonico tra Cagliari e Parma, mentre a Marassi il Genoa supera il Cesena con i tifosi impegnati più a deridere i cugini blucerchiati scesi in B. Infine Del Neri si congeda dalla Juventus con una gara ad inseguimento del Napoli, due volte in vantaggio con Maggio e Lucarelli e raggiunto prima da Chiellini e poi da Matri. Sugli scudi Buffon e De Sanctis, autori di ottime parate. La prova del Napoli sembra convincere il presidente De Laurentis a confermare Mazzarri sulla panchina partenopea.
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