Serie B: totoallenatore per l’Atalanta che fa festa

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Al termine di una stagione trionfale, l’Atalanta fa festa. Lo fa nel cuore della città di Bergamo, in uno sventolio di bandiere nerazzurre e in uno scenario di giustificato entusiasmo per la cavalcata portata a termine come da programma (non era né facile, né scontato). Bus scoperto con panegirico nelle vie del centro cittadino, camminata nel perimetro urbano per una dozzina di migliaia di appassionati la domenica mattina. Sul campo, invece, la squadra nerazzurra è chiamata a rinnovare, a promozione ampiamente acquisita, l’impegno della penultima giornata contro il Cittadella dopo aver superato nel derby i cugini dell’Albinoleffe. Battere la squadra patavina potrebbe significare per l’Atalanta mettere una seria ipoteca sulla vittoria assoluta del campionato e consentire proprio all’altra squadra bergamasca, invischiata nella lotta per la salvezza, di sfruttare una opportunità nel tentativo di evitare i playout. L’Atalanta, come il Siena, ha dimostrato di essere squadra degna della serie A, ovvero possedere un organico superiore rispetto alla media del torneo cadetto. Quanto pronosticato sulla carta, è stato confermato dai fatti. E’ questo il vero motivo di orgoglio per la famiglia Percassi, che meno di un anno fa ha preso in mano la società e messo a segno il primo obiettivo. Ci è riuscita puntando su un allenatore, Stefano Colantuono, capace di ottenere la seconda promozione con i nerazzurri dalla B alla A. Le sirene del calcio, nonostante le smentite da parte dello stesso tecnico e le rassicurazioni pervenute dai vertici societari, continuano a parlare di una possibile separazione delle strade. Colantuono viene indicato come uno degli allenatori graditi alla famiglia Garrone per riportare la Sampdoria in serie A. In altri termini, verrebbe chiamato a ripetere la stagione che sta per concludersi, ma per conto dei blucerchiati passati dalla gloria della Champions League alla retrocessione. Può darsi che ciò che si scrive e si va ripetendo non risponda al vero. Ma se così fosse, non si tratterebbe di una bocciatura. Colantuono vanta un palmares di tutto riguardo e estimatori in tante città. Gigi Del Neri, lasciata la panchina della Juventus da tempo destinata a Antonio Conte, dimissionario a Bergamo un anno fa e trionfatore a Siena, tornerebbe per rinverdire le eccellenti stagioni passate.

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