Europei di nuoto: altra giornata memorabile con poker d’oro e due argenti

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Nella seconda giornata degli Europei di Roma gli azzurri fanno “all in”. Quattro medaglie d’oro e due d’argento, un record italiano e tre primati personali, oltre a sei pass per le finali di oggi pomeriggio, sabato 13 agosto. I campioni d’Europa sono Margherita Panziera nei 200 dorso, Simona Quadarella negli 800 stile libero, Thomas Ceccon nei 50 farfalla e Nicolò Martinenghi nei 100 rana. Le medaglie d’argento vanno al collo di Federico Poggio sempre nei 100 rana e dei quattro moschettieri della 4×100 stile libero mista mixed Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Silvia Di Pietro. Il medagliere azzurro dopo due giornate di gara sale a quota 9 (5 – 3 – 1).

Europei nuoto Roma
Margherita Panziera (Foto Andrea Staccioli DBM)

PANZIERA E QUADARELLA D’ORO – Nella città che ormai l’ha da tempo adottata Margherita Panziera diventa tricampionessa europea dei 200 dorso, per un filotto da urlo dopo gli ori di Glasgow 2018 e la conferma a Budapest 2021: come lei solo la magiara Krisztina Egerszegi e la tedesca Cornelia Sirch, vale a dire la storia del dorso del vecchio continente e non solo. La 25enne di Montebelluna – tesserata per Fiamme Oro e CC Aniene, allenata da Gianluca Belfiore – fa il vuoto in 2’07’13 (1’02”17); alle sue spalle, infatti, ci sono la britannica Katie Shanahan in 2’09”26 e l’ungherese Dora Molnar terza in 2’09”73. “Sono contentissima di aver vinto il terzo oro a Roma – sottolinea la veneta e primatista italiana, dottoressa in economia aziendale internazionale con 108/110 -. Sapevo di non valere un gran tempo, ma va benissimo così“.

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Il suo pubblico e la sua Roma aspettavano questo momento da tempo e lei non li ha delusi. Simona Quadarella vince da padrona incontrastata gli 800 stile libero in e torna a rivestire la corona da regina del mezzofondo europeo, lei che tiene lo scettro da quattro anni dopo le favolose triplette (400, 800 e 1500) in Scozia e in Ungheria. SuperSimona “core de Roma” – tesserata per CC Aniene e allenata da Christian Minotti – sbaraglia la concorrenza in 8’20”54 e una volta tocca la piastra non può che scattare per lei l’attesa standing ovation dello Stadio del Nuoto e la rincorsa all’ennesima tripletta; salgono con lei sul podio la tedesca Isabel Marie Gose in 8’22”01 e la giovane e promettente turca Merve Tuncel in 8’24”33. Conclude quinta una coraggiosa Martina Rita Caramignoli (Fiamme Oro e Aurelia Nuoto), che aspetta i 1500 stile libero per stupire, in 8’31”30. “Ho rotto il ghiaccio adesso mancano 1500 e 400 – sottolinea Quadarella, bronzo olimpico e mondiale in carica -. Preferivo scendere sotto l’8’20 ma va bene così, soprattutto in questo periodo. Sono stata costante in tutti i passaggi ed era quello che comunque mi ero imposta. Sentire il pubblico per me è stato emozionante; mi ha trascinata fin dalla prima bracciata“.

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Thomas Ceccon (Foto Andrea Staccioli DBM)

LA CONFERMA DI THOMAS CECCON – Il talento e la classe non sono mai stati in discussione; ora si sono uniti a una maturità da grande campione. Thomas Ceccon prosegue nella sua inarrestabile ascesa, continua a superare i propri limiti e si impone nei 50 farfalla per una medaglia storica, prima assoluta agli Europei del nuoto italiano nella specialità. Il 21enne talento di Schio – tesserato per Fiamme Oro e Leosport, ai mondiali di Budpaest 2022 oro con record del mondo nei 100 dorso e con la 4×100 mx e bronzo con la 4×100 stile libero – nuota in 22”89 a un decimo dal suo record italiano di 22”79, otto centesimi più veloce del francese Maxime Grousset argento in 22”97; sul gradino più basso del podio sale il portoghese Diogo Matos Ribeiro in 23”07.

I 50 si possono vincere o perdere. Oggi mi è andata bene, forse ho sbagliato un po’ la partenza – spiega il gigante veneto, seguito da Alberto Burlina -. Il tifo si è fatto sentire tantissimo: è sempre bello gareggiare in Italia. Rispetto ai turni precedenti mi sono sentito meglio. Mi dispiace molto per come sono andati questa mattina i 100 stile libero: un peccato“.

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Nicolò Martinenghi (Foto Andrea Staccioli DBM)

NICOLÒ MARTINENGHI – Più forte della fatica, delle tensioni e delle aspettative accumulate in quest’ultimo anno, in cui è diventato prima bronzo olimpico e poi campione del mondo. Nicolò Martinenghi non smette di stupire e di regalare emozioni, sale anche sul tetto d’Europa, trascinandosi uno straordinario Federico Poggio che si prende un argento inaspettato, ma quanto mai meritato. Il 23enne di Varese – tesserato per il CC Aniene, allenato da Marco Pedoja, due volte campione mondiale e sette europeo in ambito giovanile – in 58”26 record italiano che eguaglia proprio il tempo nuotato in Ungheria per l’oro mondiale; superba anche la prestazione del 24enne pavese – tesserato per Fiamme Oro e Imolanuoto, seguito da Cesare Casella – che scende per la prima volta in carriera sotto i 59”, tocca in 58”98 (precedente 59”33) e mette definitivamente alle spalle un 2022 iniziato con un sovraccarico d’allenamento, che l’ha costretto a fermarsi per qualche mese.

Insieme ai due azzurri sul podio c’è il lituano Andrius Sidlauskas in 59”50. “Sono felicissimo, anche se mi aspettavo di nuotare più veloce. Questa medaglia ha un peso importante, poiché arriva al termine di una stagione lunga – spiega Tete, alle Olimpiadi di Tokyo bronzo con la 4×100 mista e vice campione iridato nei 50 rana -. L’anno post olimpico è sempre delicato, il rischio è di abbassare il livello: invece sono rimasto competitivo. Il pubblico è commovente: è venuto qui a tifarci, nonostante sia agosto, mese generalmente in cui si sta in vacanza. Sono contento di essere tornato con Federico che si merita questa medaglia“.

Commosso Poggio: “È tutto incredibile. Mi sono tornati in mente i tempi degli eurojunior quando gareggiavamo insieme a Nico ed eravamo sempre sul podio. Dedico questa medaglia alla mia società, all’allenatore, al mio gruppo sportivo, ai fisioterapisti che in questi giorni mi hanno aiutato e alla mia famiglia“.

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Staffetta 4×100 mista (Foto Andrea Staccioli DBM)

4X100 MISTA MIXED – A Budapest fu di bronzo. A Roma scala di una posizione la staffetta 4×100 mista mixed si prende un argento che chiude una giornata, l’ennesima, praticamente perfetta per il nuoto italiano. Thomas Ceccon (52”82) e Nicolò Martinenghi (58”13), instancabili moschettieri azzurri, Elena Di Liddo (58”49) e Silvia Di Pietro (54”17), veterane sempre pronte a dar battaglia, nuotano in 3’43”61, preceduti solo da Olanda in 3’41”73, ma davanti alla Gran Bretagna in 3’44”69.

Ero un po’ stanco e il tempo non è stato eccezionale – racconta Ceccon -. Sono comunque felice perché arrivata la seconda medaglia della giornata“. Prosegue Martinenghi: “Insieme ci divertiamo e sosteniamo, anche quando uno è in acqua: è un ottimo argento che chiude una splendida serata“. Sorridente anche la pugliese (Carabinieri/CC Aniene): “È stata una gran bella soddisfazione. Il pubblico ci gasa tantissimo, dandoci quella spinta in più“. Conclude Di Pietro: “Avevo dentro un po’ di delusione per la finale dei 100 stile libero. Questa medaglia con i miei compagni mi aiuta a tirare su il morale“.