Francia al top, Italia al flop

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france-eurobasketConclusione di un Campionato Europeo, dalla “strana” formula che ha premiato la formazione in grado di gestire al meglio le proprie forze fino alla fine e quella che aveva nel roster il giocatore più forte, giustamente premiato come MVP del torneo. Molte le delusioni, poche le sorprese ed i campioni in grado di fare svoltare i propri compagni. Malissimo la Turchia di Tanjevic, male anche la Grecia di Trinchieri, sulla sufficienza la Spagna (“solo” terza) e la Croazia di Repesa, bene la Lituania e benissimo la Francia, non solo per il titolo. Dove si colloca l’Italia? Certo se ad inizio manifestazione (con tutti i problemi e le assenze) ci avessero garantito un posto fra le prime 8 in Europa, nessuno si sarebbe rifiutato di metterci una firma, ma proprio alla luce di un livello lontano dall’eccellenza, resta un po’ di amaro in bocca per essersi lasciati sfuggire una grande occasione. A conti fatti il nostro gruppo di esterni (Aradori, Belinelli, Datome, Gentile in rigoroso ordine alfabetico) non ha nulla da invidiare rispetto alle potenze continentali, anzi per qualità è probabilmente uno dei migliori, ma fatica ad esprimersi sempre ai massimi livelli e questo penalizza i singoli atleti e la squadra tutta. Se si esclude lo straordinario capitano, in grado di giocare da mesi sopra il dolore, incurante dei problemi possibili per il prossimo futuro (Detroit, NBA), sugli altri “moschettieri” il giudizio non può essere pienamente positivo. Gentile gioca con la sfrontatezza e la faccia tosta dei suoi 20 anni, ma ci sono momenti in cui può essere un problema per i propri compagni; Belinelli dipende ancora troppo dal tiro da fuori e quando questo non entra (2/19 contro l’Ucraina!!) è quasi dannoso, visto che in difesa, nonostante la “cura ” Thibodeau, siamo lontani dagli standard di Pianigiani; Aradori può fare una prestazione super ed il giorno dopo non “sporcare” nemmeno il tabellino. Mancano un playmaker di ruolo (Cinciarini encomiabile ma fatica a questi livelli, Diener quasi “oggetto misterioso” frenato da problemi fisici) e sotto canestro non possiamo competere con nessuno (Cusin super, ma sarebbe una riserva; Bargnani sempre out e mancano vere alternative se si è costretti a fare giocare Melli da centro!).

Encomiabile il lavoro dello staff con Pianigiani, Dalmonte e Fioretti a spremere il meglio dai loro ragazzi anche se alla fine dei conti, non abbiamo ottenuto la qualificazione ai Mondiali, ci siamo tolti gran belle soddisfazioni (vittorie con Grecia e Spagna), ma ma non nei momenti “cruciali” del nostro cammino (finale con la sola vittoria in overtime contro gli iberici a fronte di 5 sconfitte). Il gioco di squadra è ancora un lontano miraggio, troppe le azioni che si chiudono con improbabili 1vs1 o con tiri “disperati”, mentre la difesa quando funziona rimane la nostra arma”letale”, peccato che, come è normale che sia quando si devono limitare le rotazioni, non la si veda sul parquet per 40′ filati.

forbes

Il cammino è appena iniziato, il lavoro comincia a portare i propri frutti , ma ancora, purtroppo non basta.

Finale: Francia – Lituania 80-66 (Batum 17, Diaw 15, Parker 12; Kleiza 20)

Finale 3-4 posto: Spagna – Croazia 92-66 (Lull 21, Gasol 17; Bogdanovic 22)

Finale 5-6 posto: Slovenia – Ucraina 69-63 (Dragic G. 19)

Finale 7-8 posto: Serbia – Italia 76-64 (Datome 19, Gentile 14, Cinciarini 11)

MVP Campionati Europei 2013: Tony Parker (Fra)

(commento di Luca Polesinanti)