Il Tour de France torna a rivivere quella che è stata la costante delle ultime tre edizioni: il duello fra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard.
Lo sloveno dell’UAE Team Emirates e il danese del Team Visma | Lease a Bike si sono sfidati a viso aperto sulle salite del Massiccio Centrale con lo scandinavo che ha avuto la meglio al termine di una volata serrata che ha deciso l’undicesima frazione della Grande Boucle.
Inizio molto veloce con numerosi atleti che hanno provato a centrare la fuga giusta composta inizialmente da Paul Lapeira (Decathlon-Ag2R La Mondiale), Richard Carapaz, Ben Healy (EF Education Easypost), Oier Lazkano (Movistar), Oscar Onley (dsm-firmenich PostNL) e Matteo Vercher (TotalEnergies) a cui si sono aggiunti in un secondo momento si sono aggiunti Bruno Armirail (Decathlon Ag2R La Mondiale), Guillaume Martin (Cofidis), Axel Zingle(Cofidis), Romain Gregoire (Groupama-FDJ)e Julien Bernard(Lidl-Trek).
Il gruppo però non ha lasciato troppo spazio con un vantaggio massimo attorno ai due minuti prima di recuperare velocemente in vista del Col de Neronne con Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) che è scivolato imboccando una curva mentre si trovava alla guida del plotone. Sulla breve, ma ripida ascesa hanno quindi attaccato Lazkano e Healy tentando di resistere all’inseguimento del gruppo trascinato dall’UAE Team Emirates.
Sul Puy Mary Pas de Peyrol si è però concluso qualsiasi tentativo con Juan Ayuso e Adam Yates che hanno preparato l’allungo di Tadej Pogacar mettendo in crisi Remco Evenepoel (Soudal-Quick Step).
Dietro si sono mossi Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) e Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe) senza però riuscire a rientrare prima della discesa nonostante lo sforzo del danese.
In vista del Col de Pertus i due sono stati raggiunti da Evenepoel, Joao Almeida e Adam Yates (UAE Team Emirates), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek)prima che lo scandinavo e lo sloveno prendessero nuovamente il largo, distanti comunque oltre trenta secondi da Pogacar.
Sulle pendenze più dure anche Roglic ha dovuto alzare bandiera bianca a fronte del ritmo imposto da Vingegaard che si è portato in solitaria all’inseguimento della maglia gialla, rosicchiando tutto il ritardo e raggiungendolo in vista del gran premio della montagna. Dietro si sono messi all’inseguimento Evenepoel e Roglic prima che lo sloveno scivolasse nell’ultima discesa perdendo l’occasione di guadagnare terreno in classifica generale.
In una volata pressoché equilibrata Vingegaard è riuscito a scattare per primo resistendo alla rimonta di Pogacar che si è dovuto arrendere al fotofinish, mentre Evenepoel ha guadagnato terreno conservando la seconda posizione in classifica.
In graduatoria lo sloveno guida ora con 58 secondi di vantaggio sul belga e 1’16” sul danese.
In chiave tricolore ottima prestazione per Giulio Ciccone che ha chiuso la prova al quinto posto con 1’47” di ritardo da Vingegaard, rientrando così al decimo posto della classifica generale con 7’36” da Pogacar.