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Dal Var all’algoritmo

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Eugenio Sorrentino

“Notte di sogni, di coppe e di campioni. Notte di lacrime e preghiere. La matematica non sarà mai il mio mestiere”. Questo brano, estrapolato da “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti, sembrerebbe bene associarsi al meccanismo di calcolo della media ponderata, il famigerato piano alternativo in caso di stop al campionato. In realtà, i calcoli sono semplicemente aritmetici e soprattutto meno complessi di quanto si possa credere. Tuttavia, sono in tanti a pensare che il ricorso all’algoritmo finisca per riflettere solo la quota punti che una squadra accumulerebbe mantenendo l’andamento dei risultati acquisiti sul campo. Una proiezione in avanti, ma solo ipotetica. Il calcio perde, così, l’imprevedibilità per diventare puro valore statistico. Nel passato, per fare la differenza in caso di arrivo a pari punti in un torneo, sono stati valutati gol fatti e subìti. Da sempre esiste la cosiddetta media inglese, che assegna, a chi gioca in casa, 0 punti per la vittoria, -2 per il pareggio, -3 per la sconfitta; in trasferta, +2 in caso di vittoria, 0 per il pareggio, -1 per la sconfitta.

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Se il Var, pronipote evoluto della bistrattata moviola, ci ha dato qualche certezza quantomeno sul fuorigioco e aiutato gli arbitri ad assumere decisioni congrue, l’incombente algoritmo starvolge il meccanismo per cui anche la casalinga di Voghera saprebbe stilare la classifica dei punti fatti. Tuttavia, in alternativa ai playoff e playout, non resta che adottare un sistema di compensazione tale da considerare le partite giocate in casa e in trasferta. L’impostazione del calcolo è piuttosto elementare. Si genera la media punti di ogni squadra nelle gare giocate in casa e poi in quelle in trasferta, moltiplicando entrambi i dati x 19, corrispondente al numero delle partite da disputare nel corso del campionato, in casa e in trasferta. La somma dei due risultati riporta i punti totali che la squadra avrebbe collezionato, al termine del ciclo di 38 partite, se avesse mantenuto nelle partite non disputate il trend delle partite in cui è scesa in campo. Con l’attuale classifica, prima di riprendere a giocare, l’Atalanta si conferma al quarto posto (preceduta da Juve, Lazio e Inter) con una media ponderata di 72.59, frutto di 1,67 di media gara per le 12 partite in casa e 2,15 nelle 13 in trasferta, staccando la Roma (65,77) e il Napoli (57) che hanno giocato 13 volte in casa e fuori.