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Stefano D’Orazio amico per sempre

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Luca Lembi

Quella trasmessa al Gewiss Stadium, prima del calcio d’inizio di Atalanta-Inter, è sembrata una versione diversa e ancora più toccante di “Rinascerò Rinascerai”, la canzone dedicata a Bergamo, duramente colpita dalla pandemia, nata dal cuore e dalla collaborazione tra il bergamasco Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh, scomparso a 72 anni, portato via dal coronavirus. Nel marzo scorso Roby aveva fatto vibrare con la sua musica i versi di questo brano di speranza, scritti da Stefano, che se n’è andato portandosi nel cuore e nell’anima i sentimenti e l’amore per Bergamo e tutto ciò che contiene e la circonda. Una canzone esplosa nel primo, lungo ed estenuante lockdown, durante il tempo sospeso che ha coinvolto un’intera comunità nel dolore per le migliaia di vittime del Covid, lo stesso che si è portato via colui il quale aveva ricamato parole sincere e autentiche.

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“Dopo aver visto in televisione le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le salme dei miei concittadini – ha spiegato Roby Facchinetti – sono stato travolto dall’emozione, il pianto e la rabbia mi hanno portato al pianoforte e in pochi minuti è nata la musica e il titolo di ‘Rinascerò, rinascerai’. È stata un’ispirazione e un bisogno immediato, sentivo che dovevo fare qualcosa, in particolare per la mia città, così duramente colpita. Ho chiamato Stefano chiedendogli di affiancarmi nel progetto e affidando a lui il testo, che esprime perfettamente quello che ho provato.  Un matrimonio perfetto tra musica e parole. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero. Una preghiera per una città che non si arrende”.

Stefano D’Orazio si era sentito subìto coinvolto e reso disponibile, con il trasporto che solo l’amicizia vera riesce a generare: “Qualche giorno fa Roby mi ha chiamato con la voce rotta dal pianto, tra un respiro e un silenzio mi ha raccontato della straziante visione alla quale aveva appena assistito – raccontava l’ex Pooh – Mezz’ora dopo stavo già cercando le parole più adatte a vestire la sua musica, parole di dolore, di fiducia, di riscatto. Bergamo è la mia seconda città, una città che mi ha adottato, mi ha accolto e dove ho trascorso i miei migliori anni di lavoro. ‘Rinascerò, rinascerai’ vuole essere un inno al futuro di una città ferita che ‘quando tutto sarà finito, tornerà a riveder le stelle’…”.