Luciano Locatelli
Si è concluso un anno difficile per lo sport in generale, un anno flagellato dalla pandemia che però non ha impedito agli atleti più ostinati di continuare a praticare le discipline preferite. Ed è stato un anno particolare con un numero di competizioni ridotte, ma nonostante questo denso di successi ed affermazioni varie per l’Atletica Bergamo 1959.
La società orobica, infatti, oltre a diversi piazzamenti di rilievo in classifica (3° posto per le Allieve e 6° posto per gli Allievi) ha poi collezionato i seguenti successi: uno scudetto a squadre (Under 23 uomini), 16 medaglie individuali ai campionati italiani, tra cui 4 medaglie d’oro, nella staffetta 4×400 Allieve a Rieti (Arianna Algeri, Giulia Manzoni, Jessica Nava, Carolina Lorini), nell’Alto Promesse con Nicholas Nava a Grosseto, nei 1500 metri Promesse con la stella Hakim Elliasmine e nella 10km marcia Promesse con Beatrice Foresti; 4 d’argento, ad Ancona nei 1500 metri Indoor Allieve con Arianna Algeri e nel Lungo Promesse con Denis Rigamonti, a Modena 1500 metri Assoluto sempre con Hakim Elliasmine e nei 10km Marcia Promesse con Juriy Micheletti; 8 bronzi, dei quali 3 ad Ancona Peso indoor allievi con Gioele Tengattini, nei 60hs indoor Juniores con Erica Maccherone e nell’Alto indoor Promesse con Nicholas Nava, due medaglie a settembre a Grosseto nei 110hs Juniores con Samuele Maffezzoni e nei 110hs Promesse con Federico Piazzalunga e infine 3 a Modena nei 1500 metri Juniores con Moad Razgani, nei 3000 siepi Juniores con Claudia Locatelli e nei 10km marcia Juniores con Martina Casiraghi.
Achille Ventura. presidente di Atletica Bergamo 1959, traccia il bilancio di un anno sportivo anomalo: “Si è chiuso un anno molto difficile per tutti e anche per la nostra società. Paradossalmente, rispetto ad annate normali, abbiamo ottenuto forse maggiori successi con 16 podi nei campionati individuali, ma rimane comunque un po’ di amarezza perché molti atleti non si sono potuti allenare durante il lockdown e pertanto qualcuno è stato perso in questo percorso. Rimangono poi anche alcuni rimpianti, in quanto se si fosse completata la stagione avremmo potuto vincere lo scudetto della marcia a squadre, sia nel femminile che nel maschile. Per il resto continuiamo ad allenarci per la prossima stagione, nella speranza che le cose a livello generale migliorino, perché oltre alle difficoltà incontrate per l’attività agonistica, siamo anche stati penalizzati nel reclutamento di nuove leve a causa della situazione particolare che si è verificata”.