La Lombardia festeggia gli olimpionici di Parigi 2024 e lo fa radunando i suoi atleti per una festa ad hoc a Palazzo Lombardia.
La regione ha incontrato i suoi campioni fra i quali spiccano vari rappresentanti della provincia di Bergamo come Giulia Terzi, Stefano Raimondi, Claudia Cretti, Mirko Nicoli, Oney Tapia, Davide Plebani, Matteo Bonacina e Mirko Testa pensando già alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.
“Dal 1956 a oggi le Olimpiadi sono l’unica occasione in Italia per realizzare grandi opere sportive. Solo quando ci mettiamo in moto per queste occasioni, allora qualcosa si sblocca. Quando abbiamo vinto nel 2019 la candidatura, abbiamo presentato un master planning che prevedesse l’utilizzo del 92% di impianti già esistenti e l’8% da realizzare come il Pala SantaGiulia – ha spiegato il presidente del Coni Giovanni Malagò -. Purtroppo abbiamo avuto poca fortuna visto il Covid e l’incremento dei prezzi, ma siamo comunque in linea con i tempi previsti. Questo modello di Olimpiadi allargate è l’unico sostenibile e basta vedere da Los Angeles 2028 e dalle Alpi Francesi 2030 che vede gli impianti a lunga distanza. Un altro esempio è quello della Fiera che ospiterà le gare di pattinaggio velocità e che, abbattendo due capannoni, ha permesso di creare uno spazio che potrà esser utilizzato per molti eventi”.
La buona riuscita di Milano-Cortina 2026 passa anche dai risultati ottenuti in ambito estivo dagli atleti olimpici e paralimpici lombardi che hanno raccolto decine di medaglie, trascinando l’Italia nei medaglieri e portando sui campi di gara circa 80 sportivi.
“Già andare alle Olimpiadi è un grande risultato, ma la Lombardia è riuscita addirittura a ottenere dei traguardi unici al mondo, come il comune di Roncadelle che ha conquistato tre ori – ha sottolineato il governatore Attilio Fontana -. Questa è una giornata bellissima, piena di gioia e ringraziamenti, però ora testa bassa per le prossime Olimpiadi Invernali che saranno a casa nostra. Dobbiamo vincere ancora tanto per continuare a esser un modello per tutti”.
Dall’oro di Giovanni De Gennaro nella canoa slalom al titolo di Nicolò Martinenghi nel nuoto, la Lombardia ha contribuito esponenzialmente al risultato portato a casa dall’Italia a Parigi, tenendo sempre presente l’obiettivo di ripetersi a Los Angeles 2028: “Vedere le gare degli altri mi mettono parecchia ansia, per cui preferisco puntare sulle mie così sono sicura che tutto dipenda da me – ha concluso Giulia Terzi -. L’emozione più bella è stata rappresentata dal bronzo nei 50 metri dorso perché sul podio c’era un’altra americana che era diventata mamma da poco come me. Quell’abbraccio con lei è il momento più bello di Parigi 2024″.
L’occasione è stata anche quella del passaggio di consegne fra Parigi 2024 e Milano-Cortina 2026 con la nuotatrice di Arzago d’Adda che ha passato la bandiera dei Giochi Invernali nelle mani della pedrenghese Rebecca Ghilardi e del veneto Filippo Ambrosini.