I bravi tengono testa ai forti

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Ci pensa Di Natale ad accendere le speranze dell’Italia all’esordio nell’Europeo contro i campioni del mondo della Spagna. Il ritorno di Totò è da romanzo del calcio. L’attaccante dell’Udinese, subentrato nella ripresa a Balotelli, fa centro alla prima azione ma il vantaggio degli azzurri dura poco più di tre minuti e la partita finisce in pareggio. Con una prova giudiziosa, fatta di concentrazione e sacrificio, l’Italia interpreta nel modo migliore il difficile impegno. E così, come sottolineato da Buffon alla vigilia, i bravi tengono testa ai forti. Il confronto tra Italia e Spagna ha il sapore di una partita a scacchi, con Del Bosque che imposta la squadra con il 4-3-3 e Prandelli che risponde con l’inedito 3-5-2 che vede De Rossi centrale di difesa affiancato da Bonucci e Chiellini, Maggio e Giaccherini esterni di centrocampo che fa perno su Pirlo e sostenuto da Thiago Motta e Marchisio, Balotelli e Cassano coppia d’attacco. Il palleggio insistito degli iberici ha difficoltà a trovare spazi perché gli azzurri disegnano un’efficace ragnatela mobile. La prima conclusione a rete dell’Italia, deviata in angolo, è opera di Balotelli dopo 10’. Ma la Spagna dimostra come il minimo errore possa diventare occasione per colpire. Infatti, da un passaggio sbagliato, si innesca un contropiede concluso con un tiro centrale di Silva. Al 13’ Pirlo, su calcio di punizione dal limite guadagnato da Cassano, tenta di sorprendere Casillas che devia il pallone in angolo. De Rossi non si limita a svolgere il suo ruolo delicato di copertura difensiva, ma si impegna nel fare ripartire l’azione degli azzurri. Con il passare dei minuti si fa efficace il gioco di interdizione che impedisce alla Spagna di impostare l’azione d’attacco, mentre Pirlo, dopo un inizio velato, comincia a smistare i primi palloni. Al 22’ ottimo lancio di Marchisio per Cassano che si allarga e calcia in diagonale provando a sorprendere Casillas sul palo più lontano ma mancando di poco il bersaglio. Iniesta, quando prende palla sulla sinistra, è l’uomo più pericoloso perché in grado di saltare l’uomo e ritagliarsi la via della rete. In una di queste occasioni, al 29’, provvidenziale intervento di Chiellini che si rifugia in angolo e nell’azione successiva tiro teso dello stesso Iniesta che Buffon blocca con sicurezza. Al 32’ un plateale fallo di Cassano in pressing sul portiere Casillas che avrebbe potuto far scattare l’ammozione. Su capovolgimento di fronte Buffon anticipa Fabregas all’altezza della linea di 16 metri. Al 34’ Pirlo lancia sulla sinistra Cassano che si accentra e calcia in modo insidioso verso Casillas che respinge con il corpo. Al 36’ ci prova Marchisio con un tiro al volo, forte e teso di sinistro su assist di Cassano: blocca Casillas. Il primo cartellino giallo viene mostra a Balotelli al 36’ per un fallo da tergo evitabilissimo. Gli ultimi dieci minuti del primo tempo sono di marca spagnola. L’occasione più ghiotta capita al 44’ a Iniesta che aggancia al centro dell’area e prova la conclusione al volo mandando alto sulla traversa. L’Italia si riversa in attacco e sfiora il vantaggio al 45’ con Casillas che si salva dalla capitolazione deviando con il braccio un colpo di testa ravvicinato di Thiago Motta su cross di Maggio.

Il secondo tempo si apre con una parata di Buffon su bordata di Fabregas dopo 4’, seguita da un tentativo di Xavi fuori misura. Poi un retropassaggio sbagliato di Maggio innesca l’attacco di Iniesta che si allarga sulla sinistra e calcia a rientrare sfiorando il palo lontano. All’8’ Balotelli ruba palla a Sergio Ramos sulla fascia destra e corre verso la porta di Casillas, ma rallenta e lascia il tempo al difensore spagnolo di rinvenire e impedire il tiro dell’azzurro. Un’occasione clamorosamente sprecata tra l’incredulità di Prandelli e della panchina. All’11’ Di Natale subentra a Balotelli. Cassano viene trattenuto vistosamente ma l’arbitro non mostra il giallo suscitando le proteste. Al quarto d’ora della ripresa l’Italia passa in vantaggio con Di Natale che detta il passaggio in profondità a Pirlo, presentandosi solo davanti a Casillas e infilando la porta spagnola con un tocco preciso nell’angolo sinistro. La Spagna pareggia dopo 3’ con Fabregas che si inserisce al centro dell’area e batte di sinistro Buffon chiudendo un’azione avviata da Iniesta e proseguita da Silva, che confeziona l’assist e subito dopo esce per fare posto a Navas. Anche Prandelli richiama Cassano inserendo Giovinco. Bonucci viene ammonito per un brutto fallo a centrocampo su Iniesta. Navas sulla destra mette subito in difficoltà Giaccherini in fase di copertura. Prima della mezz’ora El Nino Torres rileva Fabregas. E Torres si presenta subito scattando con i tempi giusti e prendendo in contropiede la linea difensiva azzurra, prima di essere affrontato con i piedi in uscita da Buffon che salva liberando da autentico libero vecchi stampo. Al 32’ magia di Giovinco che verticalizza alla perfezione per Di Natale, impeccabile nel movimento alle spalle di Ramos ma il cui tiro al volo di destra non inquadra lo specchio della porta. Al 34’ giallo anche per Chiellini che ferma fallosamente Iniesta al limite dell’area. La squadra di Prandelli mostra qualche segnale di affanno. Al 38’ su incursione di Torres intervento decisivo di Giaccherini in ripiegamento. Poi Arbeloa e Torres finiscono sul taccuino dell’arbitro. Al 40’ Torres grazie l’Italia calciando oltre la traversa su uscita di Buffon. Al 43’ straordinaria azione personale di Marchisio che dopo uno slalom di 25 metri scarica tra le braccia di Casillas. Poi Maggio si fa ammonire fermando per stanchezza Iniesta. Prandelli richiama Thiago Motta e manca in campo Nocerino. L’ultimo acuto spagnolo è affidato al destro di Xavi Alonso che finisce fuori. Poi spazio ai complimenti per la squadra azzurra che, dopo tre passi falsi consecutivi in altrettante amichevoli, rialza la testa e ritrova fiducia.

forbes

La classifica del girone vede in testa la Croazia che supera 3-1 l’Irlanda di Trapattoni.