Basket: Siena si prende il primo round

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La serie di finale scudetto, comincia come da pronostico con la vittoria casalinga della Montepaschi in gara 1. Gli uomini di Scariolo fanno il possibile, ma devono cedere davanti alle giocate di McCalebb e Thornton. Infortunio alla caviglia per Fotsis, l’uomo più in forma dell’Armani costretto alla panchina dopo soli 4′. Lunedi sera bis in Toscana.

forbes

Montepaschi Siena – EA7 Emporio Armani Milano 86-77

E’ gara uno. Inizia la serie scudetto che si annuncia come la più equilibrata dell’era Pianigiani o almeno questa è la speranza di tutti i tifosi neutrali e degli appassionati. Nei quintetti iniziali i tecnici schierano a sorpresa Carraretto e Gentile, ed è proprio il talento biancorosso ad aprire le danze per il 4-0 iniziale. Le squadre appaiono tirate a lucido, i giochi sono fluidi, ma come si compete ad una finale, la tensione gioca brutti scherzi abbassando notevolmente le percentuali. Dopo 4′ il primo colpo di scena, che potrebbe già indirizzare partita e serie, Antonis Fotsis, cade dopo uno scontro sotto canestro e atterra in malo modo sulla caviglia sinistra. Distorsione preoccupante e parquet abbandonato, senza la possibilità di farvi agonisticamente ritorno. Comincia a questo punto il Bo McCalebb show, con il piccolo playmaker naturalizzato macedone, che innesta le marce alte, sparendo dai “radar” difensivi milanesi. Impossibile per Cook contenerlo, mentre sui pick & roll, la scelta di Scariolo ed assistenti è quella di passare dietro, lasciando però prendere troppa velocità al numero 4 biancoverde, che diviene assolutamente immarcabile. Risultato: 25 punti, 6 falli subiti, 9/9 ai tiri liberi, 5 assist, 34 di valutazione! Cosa chiedere di più dal proprio playmaker titolare? Le sue giocate rompono ogni equilibrio e con l’apporto di qualità dalla panchina il primo quarto si tinge di biancoverde (26-17). L’unico piccolo problema sono i 2 falli di Stonerook, che comunque potrà “riposare” tranquillamente (0 punti, 4 assist) in una giornata in cui i compagni sanno perfettamente cosa fare per portare a casa la vittoria. La sfida si sposta sotto i tabelloni dove un evanescente Bourousis (7) senza la propria spalla viene travolto da David Andersen (17). Molto meglio l’energia e la rapidità del duo Melli (2 e 4 rimbalzi) – Radosevic (10 e 4 rimbalzi), che provano a riportare sotto i propri colori, con le giocate di Mancinelli (9 e 5 rimbalzi), spesso utilizzato da numero 4. Abbassando il quintetto, coach Scariolo prova ad alzare un po’ i ritmi e ad aggredire Siena, ma il “mistero” Mc Calebb rimane senza soluzione così si arriva all’intervallo lungo con una tripla sulla sirena di Mancinelli che regala il -8 agli ospiti (51-43). Troppi decisamente troppi i punti concessi, pensando anche alla media nelle tre sfide precedenti (66). Così non è possibile portare a casa un successo ed allora nel terzo quarto ti aspetti una Milano rivisitata in difesa e soprattutto più organizzata contro le giocate del playmaker avversario. Il progetto riesce in parte, perchè se nel terzo quarto vengono concessi “soli” 20 punti, la coperta si accorcia in modo preoccupante a fronte dei 15 punti messi a segno, con il solo Hairston (15) a procurare un po di ossigeno. Sull’altra sponda si mette al lavoro Lavrinovic (11 e 8 rimbalzi), che continua l’azione demolente del compagno australiano. Bene anche Tomas Ress, sempre pronto a dare minuti di qualità dalla panchina per tenere costantemente sotto pressione gli avversari nella lotta a rimbalzo (37-31 il totale). Ultimo periodo con la Montepaschi tranquillamente al timone (71-58) in attesa dell’ultimo disperato assalto biancorosso. Il pirata sulla rotta della vittoria, ha il volto di Alessandro Gentile (14 con 8/11 ai liberi e 4 assist), che carica i compagni con alcune splendide giocate. Proprio su una di queste, serve al bacio Bremer (10) per la tripla che significa 10-0 di parziale e soprattutto -5 (75-70). Da un lato McCalebb e Zisis non perdonano dalla lunetta, mentre dall’altro dopo un paio di canestri d’autore, Radosevic sbaglia la schiacciata che valeva il -2. Se poi, dopo aver difeso alla grande per 22″, l’Armani si “perde” Thornton sulla rimessa laterale, bastano due secondi al campione senese (19 e 6 rimbalzi) per sganciare la tripla  da 7 metri che significa “game over”. Gara 2 con tutti gli aggiustamenti del caso da parte delle due panchine, si annuncia vibrante e sicuramente i protagonisti vorranno scrivere un altro pezzo importante di storia nella caccia allo scudetto 2012.

( commento di Luca Polesinanti )