Spezzatino indigesto alla Juve

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Il Milan sforna la migliore prestazione stagionale nella partita più attesa, quella contro la Juventus, e riesce a vincere grazie a un gol su calcio di rigore, molto più che dubbio, trasformato da Robinho alla mezz’ora del primo tempo. Si chiude con i rossoneri felici e contenti la prima parte dello spezzatino della 14esima giornata di campionato, iniziata con la vittoria del Palermo sul Catania. La Juve dà l’impressione di essere rimasta con la testa al Chelsea e non aver ricaricato per intero le batterie, mentali e fisiche. Il Milan corre di più e in tutte le direzioni. El Shaarawy stavolta non segna ma sostiene la fase offensiva ed è autore di recuperi impressionanti in fase di copertura. De Jong è in grande spolvero e De Sciglio è impeccabile sulla fascia destra difensiva, come pure Mexes vero baluardo centrale in coppia con Yepes e Constant sulla fascia sinistra. Anche Zapata fa la sua parte quando Mexes è costretto a uscire per problemi fisici a metà ripresa. Montolivo è il perno centrale nel 4-3-3 disegnato da Allegri, che vince la sindrome Guardiola, candidato da Silvio Berlusconi alla successione sulla panchina rossonera. I bianconeri di Alessio non riescono a preparare al meglio il ritorno in panchina di Antonio Conte, facendosi chiudere gli spazi e non riuscendo a giocare all’altezza delle prestazioni di Champions. Pirlo fa la sua parte, Vidal è inguardabile, Marchisio sotto tono, Isla fa talmente male nel primo tempo da essere avvicendati negli spogliatoi da Padoin, Quagliarella tenta le acrobazie che non gli riescono, l’unico a vedere la porta, ma solo nel pressing finale del secondo tempo, è Vucinic, che avrebbe battuto il portiere rossonero Amelia se non ci fosse Constant a ribattere. Anche Giovinco, subentrato a Quagliarella dopo 12’ della ripresa, non riesce a fare la differenza. In difesa Barzagli e Bonucci finiscono ammoniti ma sono sempre continui. Buffon può imprecare per aver abbrancato a due mani il pallone del penalty decisivo ma esserselo lasciato sfuggire. L’arbitro Rizzoli è indotto a concedere la massima punizione anche su indicazione del giudice di porta De Marco, a suo volta ingannato dal movimento scomposto di Isla che allarga il braccio su colpo di testa di Nocerino. A velocità normale sembra fallo, rivedendo al rallentatore si scopre che il pallone sbatte sulla schiena dello juventino, che però avrebbe dovuto evitare di estendere il braccio. Discutibile o meno, il Milan vince ai punti, anzi ne guadagna tre per rimpinguare la classifica asfittica e affiancare l’Atalanta nella parte sinistra a quota 18.

La Fiorentina deve accontentarsi del pareggio sul campo del Torino indomito. Risultato maturato in rimonta per la squadra di Montella, giacché i granata passato in vantaggio al 40’ del primo tempo con Cerci e, dopo il gol su rigore del viola Rodriguez prima della mezz’ora della ripresa, rispondono subito con Birsa. A 6’ dalla fine la rete di El Hamdaoui consenta alla Fiorentina di uscire imbattuta dallo stadio di Torino. La Roma rende felice il ritorno di Zeman in terra pescarese. La sfida viene decisa dalla rete di Destro segnata dopo 5’ di gioco. Seconda vittoria consecutiva per i giallorossi che riprendono a marciare verso la zona alta della classifica. Ancora una volta il giovane portiere pescarese Perin evita una goleada. L’Atalanta, reduce dalla netta sconfitta di Firenze, dimentica la grande prova nel vittorioso match casalingo contro l’Inter e finisce ko con il Genoa di Del Neri che a Bergamo centra il primo successo e guadagna i primi punti da quando è sulla panchina dei grifoni (solo sconfitte nelle sei precedenti partite). La squadra di Colantuono, dopo un primo tempo in difficoltà, attacca nella ripresa ma non riesce a sfruttare almeno cinque occasioni favorevoli e si arrende. Gongola, invece, Ciro Ferrara che con la Sampdoria riesce a superare il Bologna grazie a un gol del ritrovato Poli. A complicare le cose per i felsinei l’espulsione dopo soli 5’ di Morleo per fallo da ultimo uomo sul doriano Icardi. Il Palermo stende il Catania con stupendo gol di Miccoli (al centesimo centro) e doppietta di Ilicic. Per gli etnei solo la firma di Lodi per il gol della bandiera.

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