Atalanta Club Val Gandino, una camminata per spingere i neroazzurri in Champions

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di Giambattista Gherardi

Un’idea “votiva” nata quasi trent’anni fa nel segno dei colori neroazzurri. Si ripete dal 1995 la “Camminata” sociale dell’Atalanta Club Val Gandino che chiude le fatiche di una stagione, nel periodo estivo, con un’amichevole marcia tesa a raggiungere rigorosamente a piedi mete in ogni angolo della Val Seriana.

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Il sodalizio fondato nel 1979 e guidato dal presidente Enzo Conti, ideò l’iniziativa nel 1995, all’indomani della promozione in serie A dell’Atalanta di Emiliano Mondonico. Per celebrarla con un piccolo sacrificio (poi compensato degnamente a tavola) si decise di recarsi a piedi al Santuario della Forcella a Pradalunga. Un percorso lungo (circa 18 chilometri) e impegnativo.

Negli anni la tradizione è diventata una sorta di obbligo morale, con mete impegnative (Ganda, il santuario di Altino, San Patrizio) nel caso di risultati importanti e altre più abbordabili (Madonna d’Erbia e Valpiana di Gandino) nel caso di stagioni un poco deludenti.

Nel 2016 fu scelta la parrocchiale della Madonna delle Lacrime di Ponte Nossa (dove è parroco don Alessandro Angioletti, curato a Gandino fino al 2015) e i neroazzurri di Gasperini arrivarono in Europa con un ottimo quarto posto. La destinazione si è rivelata propizia anche per gli anni successivi e per questo è stata confermata anche quest’anno.

Domenica 17 luglio un gruppo di una decina di soci si è dato appuntamento per raggiungere la meta (con un buon tempo da maratoneti, attorno alle 2h30’) e partecipare alla Messa che ha ricordato tutti i soci defunti. È seguito il pranzo conviviale presso la Madonna del Frassino ad Oneta, con un corale auspicio per il ritorno in Europa dei neroazzurri nella prossima stagione. Ponte Nossa… val bene una Champions.