Federica Sorrentino
Stadio vuoto, non più di 300 persone squadre comprese all’interno dell’impianto, e spalti nudi, ma rivestiti tutti o in parte da coreografia virtuale. Le esigenze di natura televisiva trasformano la realtà rinviando nelle case un effetto riempitivo del teatro del calcio. Un primo assaggio lo abbiamo avuto in occasione della finale di coppa Italia allo stadio Olimpico, dove il trucco digitale ha fatto da sfondo alle maglie azzurre e bianconere e alla tenuta gialla di arbitro e assistenti. Si è avuta l’impressione che fossero presenti migliaia di spettatori impegnati a sventolare in moto perpetuo bandierine colorate. La Lega di Serie A ha motivato la scelta di introdurre gli elementi virtuali con le dominanti esigenze televisive. Si ritiene, così, di rendere più coinvolgente la partita attraverso l’uso delle coreografie digitali, prodotte grazie ad una grafica virtuale integrata tramite sofisticati software. Quanto questa soluzione sia effettivamente gradita dal pubblico, che deve rinunciare ad assistere allo spettacolo dal vivo, non è dato sapere. I social, un po’ in tutte le piazze calcistiche, registrano molti pareri tutt’altro che favorevoli, con i tifosi che non amano vedersi sostituiti da un quadratino vibrante né tantomeno da un avatar. Allo stadio di San Siro, la casa della Champions dell’Atalanta in questa stagione, è stato scelto di aggiungere una fila di led a bordocampo dove scorreranno i volti dei tifosi. Un altro stratagemma per chi ha familiarità con gli hashtag e gradisce vedersi proiettato per fare da retroscena ai propri beniamini in campo. All’atto della ripresa dei campionati di A e B sono state studiate soluzioni fai da te, adattate alle singole situazioni ambientali e alle scelte societarie. Scelte che saranno oggetto di confronto tra club per individuare una soluzione tecnica condivisa, ovvero un format di base che produca l’effetto riempitivo, al netto delle personalizzazioni delle immagini virtuali. In attesa di riportare la gente allo stadio, l’idea di cancellare il vuoto sembra imprescindibile. E probabilmente tornerà utile proprio per continuare a offrire una bella immagine del Gewiss Stadium allorquando inizieranno i lavori di rifacimento della tribuna Ubi, di fronte a quella centrale, a partite in corso. Magari, perché no, anticipare la scritta Atalanta formata dai nuovi seggiolini e destinata a campeggiare accanto al 1907 della curva nord.