Atalanta punta sul management

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imagePer una squadra di calcio essere più forti significa avere sì una rosa competitiva e affiatata, ma anche e soprattutto uno staff dirigenziale competente e professionalmente preparato, introdotto nell’ambiente e con credenziali di prim’ordine. E’ così che una provinciale, in particolare se di nobili tradizioni come l’Atalanta, può affrontare le sfide del campo e delle plusvalenze, garantendo una gestione societaria equilibrata che consenta di raggiungere gli obiettivi minimi, rappresentati nel caso specifico da una tranquilla salvezza nel massimo campionato e dalla valorizzazione dei giocatori promossi dal vivaio alla prima squadra. Dopo Maurizio Costanzi, giunto a rafforzare il team che cura giovani e giovanissimi sotto la lente di Mino Favini e Giancarlo Finardi, l’Atalanta ha formato una coppia di manager da fare invidia alla nobiltà del calcio italico, affiancando al direttore generale Pierpaolo Marino l’ex clivense Giovanni Sartori, nuovo responsabile dell’area tecnica. Un binomio fortemente voluto dal presidente atalantino Antonio Percassi, estimatore di Sartori quanto lo è il collega e amico Pierpaolo Marino. Una sottolineatura rimarcata a più riprese nella conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore tecnico. Il quale, dopo trent’anni passati nel Chievo, ha deciso a fine stagione 2013-2014 che fosse giunto il momento di staccare la spina e iniziare un periodo sabatico. Una pausa di riflessione durata ben poco perché Sartori ha ceduto alla corte di Percassi e all’invito di Marino, mettendosi a disposizione nel giro di 15 giorni per iniziare la nuova avventura.
“Dal giugno 2010 l’Atalanta sta crescendo – dichiara Antonio Percassi – Abbiamo ottenuto risultati importanti, gestiti da una dirigenza ad alto livello guidata dal dg Pierpaolo Marino. Privilegiamo una impostazione aziendale di gruppo e insieme a Marino stiamo lavorando alla società del futuro. Vorremmo che il modello Atalanta si affermi a livello nazionale e internazionale. Per cogliere questo obiettivo abbiamo bisogno di figure professionalmente elevate di grado. Uno è Maurizio Costanzi, giunto per consentire al settore giovanile di essere sempre più competitivo; l’altro è Giovanni Sartori”.
“L’Atalanta è tra le realtà più solide dal punto di vista manageriale e calcistico – ribadisce Pierpaolo Marino – Dobbiamo proiettarci verso il futuro, perché non possiamo limitarci a gestire la quotidianità”. Il che vuol dire trading più spinto ed espansione all’estero delle strategie del club. E, ricordarndo le tante operazioni passate tra Chievo e Atalanta, il dg atalantino assicura che intende mantenere fede agli impegni assunti nei confronti dell’Atalanta e della famiglia Percassi, confermando la sinergia che lo lega a Sartori e ricordando l’apporto determinante nell’allestimento della squadra garantito da Gabriele Zamagna e Luca Percassi. Per Giovanni Sartori, dopo trent’anni e il lunghissimo ruolo dirigenziale alla corte di Campedelli, il presente è rappresentato dall’Atalanta. “Mi sono convinto ad accettare il progetto sottopostomi da Percassi, certo che l’Atalanta abbia un grande futuro anche e soprattutto in forza del suo passato e presente – dice Sartori, ribadendo il suo legame con la famiglia Campedelli e il Chievo, e spiegando di aver ufficializzato il 7 luglio, giorno del raduno, le proprie dimissioni già note e anticipate al presidente della società clivense. “Sono stato spinto a Bergamo dalle persone. Ho sposato il progetto Atalanta così come 30 anni fa con il Chievo nell’interregionale. Il passaggio facilitato dal fatto di conoscere la struttura societaria. Sono certo che sarà un’esperienza migliorativa e stimolante”.
Il presidente atalantino non vuole sentire parlare di Europa League, perché l’obiettivo deve restare la salvezza, ma quando si domanda a Sartori quale valore attribuisce alla squadra nerazzurra, risponde che si colloca tra l’ottavo e decimo posto. Che vuol dire essere lì e, raggiunta la quota di sicurezza, giocarsela fino in fondo. Nei progetti futuri dell’Atalanta figura la ristrutturazione dello stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo. Conditio sine qua non per avere diritto in futuro a disputare gare internazionali sul proprio terreno. Sul fronte tecnico, entro fine agosto l’Atalanta avrà la rosa definitiva. E’ chiaro che, dopo le tante operazioni che hanno dato spessore alla lista di giocatori a disposizione dell’allenatore Stefano Colantuono, la società deve far quadrare i conti e permettere alle pedine più richieste di ambire in alto. L’indiziato è Giacomo Bonaventura, uno che ha saggiato la maglia azzurra e vorrebbe conquistarla in modo permanente. Mantenerlo è un lusso, cederlo una opportunità. Se andrà via, spazio a un altro giocatore. Intanto Rolando Bianchi ha coronato il sogno di rientrare a Bergamo. Marino spiega che l’attaccante era sul punto di indossare la maglia dell’Atalanta nel gennaio 2013 quand’era svincolato. La sua presenza permette di colmare la scarsezza di alternative in attacco. Il giocatore ha abbassato le sue pretese economiche e ciò è frutto di meccanismi di spalmature in accordo con il Bologna, dove è stato trasferito Betancourt. Il discorso degli attaccanti a disposizione di Colantuono consente di aprire anche una parentesi su German Denis, diventato padre per la quarta volta. La sua permanenza in Argentina è stata legata all’insorgere di problemi di salute del nascituro, fortunatamente risolti, di cui l’Atalanta è stata messa subito a conoscenza dallo stesso calciatore e di cui si è fatta partecipe, mettendo un preparatore a disposizione di Denis oltreoceano. E a proposito di mondo Atalanta, coniato per descrivere un progetto di presenza e visibilità di ampio respiro, Antonio Percassi conferma la volontà di affermare la presenza degli uomini dello staff societario nell’ambiente internazionale del calcio, per confrontarsi, imparare e possibilmente importare metodi che possono aiutare a crescere. Intanto il centro sportivo Bortolotti presenta il suo nuovo look interno, frutto di un elegante e funzionale lavoro di riqualificazione degli spazi dedicati a spogliatoi, palestra, sale mediche e trattamenti masso fisioterapici, sale briefing, centro benessere. All’esterno si coglie immediatamente la cura del verde che recinge i campi. A fare gli onori di casa e da guida il direttore operativo Roberto Spagnolo.
Nella foto (da sinistra): Pierpaolo Marino, Antonio Percassi e Giovanni Sartori nel corso della presentazione ufficiale

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