Arnaboldi trionfa all’Azimut

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Rino Fusco

Federico Arnaboldi, 21 anni compiuti lo scorso 18 giugno, ha vinto la finale del Trofeo AZIMUT (15.000$, terra battuta), disputando al Tennis Club Città dei Mille, battendo Riccardo Balzerani con un netto 6-1 6-2. Il comasco si è aggiudicato così il primo titolo ITF in carriera. Come spesso accade, la finale non è stata la migliore partita del torneo. Sono bastati 81 minuti ad Arnaboldi per assicurarsi il titolo. I due finalisti sono entrati in campo un po’ contratti, con uno scambio di break nei primi due game. A quel punto Arnaboldi si è sciolto, mentre Balzerani non è riuscito a esprimere il suo tennis. Cinque giochi di fila hanno sigillato il primo parziale. Nel secondo set, il laziale ha provato a reagire, portandosi sul 2-0, per poi cedere nettamente. Arnaboldi, allievo di Diego Nargiso, ha espresso un tennis di buonissimo livello, peraltro già mostrato sin dalle qualificazioni. Quella contro Balzerani è stata la sua 49esima vittoria stagionale. Di Arnaboldi è piaciuta la capacità di fronteggiare situazioni complicate, come per esempio la battaglia nei quarti contro Netuschil. Oppure la capacità di rimontare un match che sembrava perso nonostante una battaglia di quasi tre ore nelle gambe.

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Un torneo che si chiude con il meritato successo e con piena soddisfazione della direttrice Silvana Carrara e di tutto lo staff organizzativo. Il trofeo Azimut 2021 sarà ricordato innanzitutto per avere portato quattro italiani alle semifinali. Meglio di quanto accaduto nel 2018, nel prestigioso Challenger di Bergamo quanto furono tre: Napolitano, Sonego e Berrettini, che vinse quella edizione. A centrare il fantastico en-plein, hanno concorso, nella parte alta del tabellone, Federico Arnaboldi (alla prima semifinale in un torneo ITF) e Matteo Arnaldi, il quale ha sconfitto ai quarti l’attesissimo bergamasco Samuel Vincent Ruggeri (6-2 6-2 lo score), che, ammesso con una wild card, può vantare una vittoria al primo turno contro un avversario che lo precede di 800 posizioni. Nella parte bassa Riccardo Balzerani, opposto al bolzanino Weis.

Curiosità dal tabellone di doppio: se in singolare è stato un dominio azzurro, nella gara a coppie hanno vinto gli argentini Burruchaga-Galarza, bravi a superare 6-3 6-4 la coppia americana-brasiliana composta da Blanch e Boscardin. Per quanto l’interesse del pubblico fosse sul tennis, non è passata inosservata la presenza di Jorge Burruchaga, padre di Roman, nonché ex calciatore che segnò il gol del 3-2 nella finale dei Mondiali del 1986.