La Serie A stava per fermarsi

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Momenti concitati poco prima delle 12:30 allo stadio Tardini di Parma, teatro del primo dei recuperi della 26a giornata di serie A, con in campo i ducali e la Spal. Le due squadre sono state fermate sulle scale che conducono al terreno di gioco, in attesa del confronto tra governo, Lega serie A e Figc sulla opportunità di sospendere il campionato alla luce della situazione di emergenza sanitaria nel Paese. Le squadre hanno fatto rientro negli spogliatoi in attesa di conoscere le decisioni. In un primo momento il fischio d’inizio è slittato alle 13, successivamente è stato comunicato che la partita sarebbe iniziata alle 13:45. Dunque, si è deciso di continuare a giocare.

La richiesta di fermare il campionato è partita dal presidente dell’AssoCalciatori Damiamo Tommasi, il quale si è rivolto a Giuseppe Conte, Vincenzo Spadafora, Gabriele Gravina, Paolo Dal Pino, Mauro Balata, Francesco Ghirelli”. “Fermare il calcio è l’atto più utile al Paese in questo momento. Le squadre da tifare stanno giocando nei nostri ospedali, nei luoghi d’emergenza” – ha dichiarato Tommasi.
Il ministro Spadafora, in precedenza, aveva chiesto che le partite potessero essere trasmesse in chiaro, sentendosi rispondere che il decreto sui diritti tv non lo avrebbe consentito. L’obiettivo sarebbe stato quello di consentire la visione domestica evitando confluenze in luoghi di aggregazione come pure nelle abitazioni private ove presente un decoder.

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