Milan non tira, Barca non punge

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La gara di andata dei quarti di Champions tra Milan e Barcellona finisce a reti bianche. I rossoneri si accontentano di contenere, riescono a tenere a bada Messi e compagni, ma rinunciano alla fase d’attacco. Gli spagnoli provano fino all’ultimo per tentare di ottenere il risultato pieno, ma la difesa del Milan si esalta e resiste. Assente Thiago Silva, Nesta assume il ruolo di difensore centrale sinistro a fianco di Mexes, con Bonera e Antonini esterni; Nocerino, Ambrosini e Seedord i tre di centrocampo, Boateng trequartista alle spalle di Robinho e Ibrahimovic. Guardiola schiera Dani Alves, Piquè, Mascherano e Puyol davanti al portiere Valdes, Xavi, Busquet e Keita a centrocampo, trio d’attacco composto da Sanchez, Messi e Iniesta. La supersfida si gioca con grande intensità. Allegri sceglie la condotta accorta, cercando di chiudere gli spazi spazi agli spagnoli e tentare di ripartire avendo come punto di riferimento avanzato il solo Ibrahimovic, ma per molti tratti il Milan è costretto ad abbassare il baricentro. Il 4-3-3 mette in pratica gli schemi che permettono una capacità di penetrazione senza pari, grazie alle giocate di Messi, Iniesta e Xavi. Nei primi 20’ si assiste a un certo equilibrio, poi il Barca fa decisamente più possesso palla accumulando un eloquente 65%. Come da copione, le occasioni fioccano fin dalle prima battute. Clamorosa quella che capita dopo 2’ a Robinho che, solo davanti alla porta catalana, colpisce male il pallone in girata mandandolo alle stelle. Poco dopo Dani Alves è lesto a intervenire su un pallone non trattenuto da Abbiati, ma Nesta recupera e libera. Allo scoccare del quarto d’ora il Barca esegue uno schema su calcio di punizione che smarca Alexis Sanchez, Abbiati lo affronta in uscita e l’ex attaccante dell’Udinese vola in area a due passi dall’arbitro di porta che non rileva il fallo. Al 17’ Messi si vede annullare un gol per netta posizione di fuorigioco. Al 19’ Ibrahimovic, servito da Seedorf, si presenta davanti a Victor Valdes che gli chiude lo specchio della porta e ne blocca il tiro. Al 25’ altro rischio per la porta rossonera con una conclusione ravvicinata di Xavi che Abbiati respinge lateralmente. Al 31’ la squadra di Guardiola offre una prova tangibile di come sia capace di improvvise accelerazioni e geometrie che mettono in seria difficoltà la difesa avversaria. Un’azione che parte da Iniesta e conclusa da Xavi dopo un colpo di tacco di Alexis Sanchez. Quando entrano in area di rigore i blaugrana dialogano pericolosamente negli spazi stretti, seguendo una vera e propria operazione di accerchiamento. I milanisti si fanno trovare pronti quando scatta in contropiede Alexis Sanchez, fermato con precisione e tempestività di recupero da Antonini, prima che Bonera anticipi Messi. Al 37’ il Milan prova la ripartenza attraverso veloce cambi di gioco che fanno perno su Ibrahimovic, bravo nei controlli e nelle aperture. Al 39’ un destro di Iniesta finisce a lato, al 43’ Xavi calcia oltre la traversa. Nel secondo tempo il Milan non si vede mai dalle parti di Valdes e non tira una volta volta verso la porta del Barcellona. Dopo il riposo la contesa si riapre con un tentativo di Iniesta di poco a lato. Dopo 6’ Allegri richiama Robinho e manda in campo El Shaarawy per tentare di dare maggiore profondità alle azioni del Milan. Al 14’ Messi ci prova su calcio di punizione da 20 metri ma la mira è alta. Al 20’ Tello Herrera sostituisce Iniesta. Al 21’ finisce la partita di Boateng, sacrificatosi soprattutto in copertura, e inizia quella di Emanuelsson che si ritrova subito tra i piedi un ottimo pallone in area barcina ma perde l’abbrivio. Prima della mezz’ora lascia Nesta, dopo una prestazione di grande spessore, e fa posto a Mesbah che va a sinistra, con Antonini spostato a destra e Bonera centrale difensivo. Poi Pedro Rodriguez subentra a Sanchez. Al 32’ improvvisa giocata di Messi che penetra come un fulmine in area, ma viene fermato da Ambrosini in corner. Su tiro dalla bandierina Puyol gira di testa mandando il pallone a sfiorare il palo. Al 36’ Abbiati esce con i tempi giusti su Tello Herrera lanciato a rete. A 3’ dalla fine miracolo di Abbiati che si oppone a un rasoterra di Messi, poi Tello Herrera viene anticipato splendidamente da Antonini, eletto “man of the match”.

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