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Rugby senza mischia

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Luca Lembi

Il Rugby Bergamo 1950 è tornato in campo per riprendere gli allenamenti. Attività completamente incentrata sulla preparazione atletica e sul rispetto del protocollo anti-Covid impartito dalla federazione, che prevede l’uso del pallone sempre igienizzato e l’intensificazione dei passaggi dell’ovale per migliorare la tecnica. Durante il periodo del lockdown l’allenatore Ivano Bonacina si è sempre tenuto in contatto costante con i suoi ragazzi, organizzando un paio di videoconferenze settimanali su temi di natura tecnico-tattica, seguite da un momento di confronto e approfondimento online dedicato allo staff tecnico.

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Al momento di ritrovarci e riprendere abbiamo avvertito nei ragazzi molta voglia di ritrovare una certa normalità, a cominciare dal rimettersi a correre, seppure con una serie di accorgimenti obbligati, come il rispetto rigoroso del percorso di ingresso al campo di gioco e di uscita – spiega Ivano Bonacina – La raccomandazione principale è quella di non correre accanto ai compagni di squadra ma mantenere la distanza laterale di cinque metri e stare l’uno dietro l’altro a dieci metri. Abbiamo costituito cinque gruppi da 8-10 giocatori, ognuno dei quali affidato a uno dei nostri allenatori, fatti entrare ogni dieci minuti dopo aver provveduto a misurare a ognuno la temperatura, previa sottoscrizione di un questionario sempre relativo alle misure anti-Covid. Non è una situazione facile, ma bisogna adattarsi”.

I programmi federali lasciano intendere che l’attività agonistica possa riprendere a febbraio 2021. Cancellate, ovviamente, tutte le attività internazionali. Il pacchetto di mischia e il lancio da touche, due fasi emblematiche del gioco del rugby che ne caratterizzano da sempre l’aspetto agonistico, restano non autorizzati fino a nuove disposizioni. E dopo il placcaggio il pallone deve essere obbligatoriamente liberato nel tempo massimo di tre secondi. Nel fine settimana ha preso il via il campionato in Nuova Zelanda, nazione dichiarata Covid-free, e sarà molto importante testare l’aspetto tecnico e comportamentale delle squadre in campo alla luce delle novità regolamentari.

Noi andremo avanti fino a metà luglio e ci riserviamo entro fine mese di richiamare anche la squadra juniores e poi, progressivamente, agli under 16 e 14 – spiega Bonacina – Sono convinto che i ragazzi abbiano bisogno più degli adulti di tornare a giocare”.

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