Mondiali di atletica, l’Italia chiude con un oro, un bronzo e dieci finalisti

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Con la finale della staffetta 4×400 (azzurre settime in 3:26.45) si chiude il Mondiale dell’Italia a Eugene 2022, nell’Oregon (USa). Una spedizione positiva per la squadra azzurra che ha colto, soprattutto in termini di finalisti e punti, risultati che mancavano da diverse edizioni. L’oro di Massimo Stano riporta il tricolore sul gradino più alto del podio dopo un’attesa durata 19 anni (l’ultimo a riuscirci fu Giuseppe Gibilisco nell’asta, a Parigi 2003). E sempre da 13 anni non si riusciva a ottenere più di un podio nella stessa edizione (con Stano, va a referto anche il bronzo nel salto in alto di Elena Vallortigara).

Anche in termini di punti e finalisti, il risultato è positivo. Il punteggio complessivo è di 39 (dodicesimo posto nella speciale classifica che assegna 8 punti al primo classificato di ogni gara e un punto all’ottavo), il miglior risultato dal 2003 a questa parte (occorre tornare a Parigi, 19 anni fa, dove si collezionarono 39 punti, come oggi).

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I finalisti sono dieci, divisi in modo equo tra uomini e donne, pareggiando (ancora) Parigi 2003, e riportando la squadra italiana in doppia cifra dopo un’attesa durata 9 edizioni. Diciannovesimo piazzamento nel medagliere. Agli Stati Uniti il primo trofeo assegnato per la squadra vincitrice della classifica a punti. Gli americani hanno dominato il Mondiale: 33 medaglie (13 d’oro), 65 finalisti, 328 punti. Giamaica (110) ed Etiopia (106) chiudono il trio di testa.

In termini tecnici è significativo il raffronto tra i finalisti dei Giochi di Tokyo e quelli del Mondiale americano. Furono dieci anche lo scorso anno, ma solo in due (Tamberi e Stano) sono stati capaci di confermarsi tra i primi otto a dodici mesi di distanza, il marciatore addirittura sul gradino più alto del podio (seppure su una distanza diversa). Questo a testimoniare la crescita di atleti che in Giappone non erano stati protagonisti, a fronte delle numerose assenze nella prima fila azzurra.

Un dato interessante sono state le staffette: due quartetti con il tricolore sul petto entrarono in finale lo scorso anno (4×100 e 4×400 uomini, la prima salendo sul gradino più alto del podio), le altre tre (4×400 donne, 4×400 mista e 4×100 donne) sono riuscite quest’anno.