Basket: Polonara da storia, Siena da primato.

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14a giornata di ritorno e nuovi verdetti emessi dal campo. Novipiù Casale, sconfitta all’overtime dice “arrivederci”alla serie A e lo fa fra gli applausi del proprio pubblico a testimonianza di uno spirito sportivo di ben altro spessore, rispetto a certi “teatrini dell’orrore”visti ultimamente. Cantù riposa e prova a recuperare qualche infortunato illustre mentre Milano infila la quinta vittoria di fila e la aggancia al secondo posto. Treviso e Roma cadono a domicilio, dicendo definitivamente addio alle speranze play-off.

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Banca Tercas Teramo – Fabi Shoes Montegranaro 99-93

Sono passati quasi sei anni dall’ultima volta in cui un italiano (Belinelli, gara 5 play-off 11/06/2006) aveva segnato 34 punti su un parquet della Serie A, a suo modo quindi il PalaScapriano diventa teatro di un’impresa storica. L’enfant prodige Achille Polonara, che tanto bene aveva fatto fino ad ora, “esplode”letteralmente e dà vita ad una prestazione indimenticabile: 29 minuti giocati, 11/11 da 2 punti (con 5 schiacciate), 2/3 da 3 punti, 6/6 ai tiri liberi, 9 rimbalzi, 2 stoppate e 2 assist, totale 46 di valutazione! Il tutto tenendo conto che non si trattava certo di una partita “amichevole”, ma della sfida che metteva in palio i 2 punti che significavano salvezza matematica. Davvero complimenti a questo splendido talento e ad Alessandro Ramagli, che ha avuto il coraggio di dargli la fiducia ed i minuti necessari per essere davvero un protagonista del nostro basket. Polonara fa il fenomeno, Teramo si salva mentre Montegranaro ridotta al minimo sindacale dai numerosi infortuni, non può fare altro che vendere cara la pelle, rimanendo sempre a stretto contatto. 26-23 il primo quarto, 46-41 all’intervallo con Dibella (18 e 6 assist) e Ivanov (21 e 12 rimbalzi) in grado di trascinare i compagni. Accanto al numero 33, Teramo può fare leva su un’ottima prova di Dee Brown (18 e 4 assist) e dell’omonimo Brandon (12 e 7 rimbalzi). I padroni di casa sembrano prendere il largo con un parziale che a 4 minuti dalla fine porta il punteggio sul 95-81, ma McNeal (19) non ci sta e anima un 10-0 che riporta a contatto i marchigiani (95-91 a 82 secondi dal termine). Finale in volata risolto da una schiacciata in contropiede di Amoroso (10) che significa salvezza. Ora con la mente sgombra da preoccupanti pensieri, i gialloblù ospiteranno Caserta, mentre i biancorossi arriveranno a Milano per un interessante “scontro” fra giovani prodigi (Gentile-Polonara), assolutamente da non perdere.

Novipiù Casale Monferrato – Canadian Solar Bologna 77-80 dts

La sconfitta casalinga dopo un tempo supplementare significa che anche la matematica conferma quanto era nell’aria già da tempo, Casale saluta la serie A dopo un solo anno di permanenza e il prossimo campionato giocherà in Legadue. Lo sport è anche questo per qualcuno che fa festa (Teramo), altri devono “piangere” e il pubblico di appassionati e tifosi piemontesi tributa comunque un meritatissimo applauso ai propri beniamini che fino all’ultimo hanno lottato per meritarsi la permanenza nel massimo campionato. Tante, decisamente troppe le occasioni sfuggite per un soffio e le sconfitte con scarti risicatissimi, che alla fine sono state decisive per la definitiva “condanna”. La Virtus ritrova una vittoria lontana dal parquet dell’Unipol Arena, merce rarissima (mancava da tre mesi!) e preziosa di questi tempi dove un paio di punti in più o in meno possono valere una posizione nella griglia play-off. Si parte con Temple al posto dell’acciaccato Shakur e con i bianconeri che dopo il solito inizio soft, cambiano finalmente marcia ispirati da un efficacissimo Poeta (25 e 4 assist). All’intervallo Bologna è avanti di 10 (34-44) e pare in controllo, ma non ha fatto i conti con la tenacia di Minard (17) e Gentile (12 e 3 assist), che propiziano il break nel terzo parziale, riportando tutto in parità. La partita diventa accesissima con Gigli (18 e 12 rimbalzi ) e Koponen (17) che provano a segnare l’allungo decisivo, ma è nuovamente Minard ad avere la palla per vincere la partita, possibilità negata dall’ottima difesa di Luca Vitali sull’ultimo tentativo. Nell’overtime botta e risposta, Vitali-Minard, poi Poeta segna il +1 dalla lunetta (11/12 ai liberi!) e Gigli suggella ll’impresa con un jumper dai 5mt. Tanti rimpianti, tanti applausi ed il pensiero rivolto già alla prossima stagione per i supporters rossoblu che abbandonano il PalaFerraris, mentre i tifosi bianconeri si aspettano dall’Unipol Arena l’ennesima magia stagionale a fronte di un durissimo posticipo domenicale contro la Scavolini Pesaro.

Vanoli Braga Cremona – Sidigas Avellino 83-55

Solita Avellino e solita Cremona, difficile pensare ad un esito differente per il match giocato al PalaRadi dove gli uomini di Caja infilano il sesto successo casalingo consecutivo e si accomodano al 10o posto in classifica. Per Avellino prosegue la striscia (sicuramente meno esaltante) giunta a cinque sconfitte consecutive. Chi segue i biancoverdi sa ormai che tipo di partita aspettarsi, inizio ad armi pari, addirittura in terra lombarda si permettono di piazzare un cospicuo break nel secondo quarto fino a volare sul +9 (23-32 al 15′), per poi piombare in pericolose voragini causa esaurimento delle energie dei titolari e mancanza di cambi all’altezza. Certo Cremona esagera perchè piazza un terrificante 48-18 dopo l’intervallo, lasciando praticamente a zero le speranze di post-season per gli irpini. 4 gli uomini biancoazzurri in doppia cifra, con Lighty (21) e Tabu (14 con 4/8 da 3 punti) sugli scudi, mentre Green (10) e Gaddefors (10) sono gli unici fra gli ospiti a meritarsi una risicata sufficienza. Ora Cremona è attesa dall’ennesimo derby lombardo in casa Cimberio, mentre Avellino sfrutterà il turno di riposo per cercare un modo efficace di placare questa spiacevole “emorragia”.

Benetton Treviso – Cimberio Varese 55-71

D’accordo la tensione e la posta in palio, ma lo spettacolo offerto al Palaverde non è stato certo all’altezza della serie A. Palloni persi a ripetizione, percentuali da brivido (Treviso 31%) e poco altro. Djordjevic la aveva definita come la” partita dell’anno” per la propria squadra , che forse bloccata dalla pressione gioca certo la partita dell’anno, ma aggiunge l’aggettivo “peggiore”. Varese prova la fuga animata dalle triple di Goss (16) e Kangur (14), volando sul 16-9, peccato per i biancoverdi che sia già finito il primo quarto e la produzione offensiva sia imbarazzante. Ci vuole l’animus pugnandi del Bullo (12) per rianimare i compagni che sulle giocate del proprio leader, trovano addirittura il primo vantaggio appena scollinata la metà partita ( schiacciata di Goree per il 30-29). Coach Recalcati ritrova finalmente due giocatori fondamentali, Ranniko (10 e 4 assist) e Diawara (16), che insieme combinano per il nuovo break ospite, al quale questa volta i trevigiani non trovano una adeguata risposta, soprattutto da chi avrebbe la possibilità di darla (Becirovic, 3 punti, praticamente non pervenuto). Ottavo posto blindato (+4 sul terzetto Roma-Avellino-Cremona) e prossimo impegno casalingo da sfruttare per i lombardi, mentre la Benetton cercherà nuovi stimoli a partire dal prossimo derby con Venezia per terminare dignitosamente una stagione a cui non ha più nulla da chiedere.

Otto Caserta – Umana Venezia 83-80

Caserta sfrutta al meglio lo slancio post-derby e porta a casa un corroborante successo contro la sorpresa del torneo alla quale questi due punti mancati non tolgono nulla ad un finale di stagione davvero esaltante. Partita sempre sul filo dell’equilibrio, con gli ospiti avanti di 3 punti all’intervallo lungo (34-37) grazie anche alle buone prove di Rosselli (15) e Magro (10) che per una volta tolgono il palcoscenico ai soliti”noti”. Per i padroni di casa sono Stipanovic (20 e 11 rimbalzi) e Smith (21 e 10 rimbalzi) le armi che coach Sacripanti sfrutta al meglio per giungere all’inevitabile finale punto a punto. Maresca (15) firma il vantaggio in contropiede (77-75), Rosselli centra un solo tiro libero e Collins (11) segna il canestro del +3 (79-76 al 39′). Sequela di falli sistematici dai quali i bianconeri emergono vincenti grazie anche alla freddezza di Alex Righetti , che segna gli unici 4 punti della propria partita proprio dalla lunetta negli ultimi 60 secondi. Umana raggiunta in classifica dalla Virtus Bologna e pronta a sfruttare il derby per ripartire di slancio. Caserta nella prossima trasferta di Montegranaro potrà esprimersi al meglio senza gli assilli di una classifica ormai tranquilla.

Banco di Sardegna Sassari – Angelico Biella 104-97

Partiamo dal doveroso “in bocca al Lupo” a Matteo Soragna, vittima dopo 3 minuti di una lussazione alla spalla che lo ha costretto ad abbandonare il parquet. La partita è bella e spettacolare, certo non si potranno trarre interessanti spunti per clinic difensivi ma quando la valutazione ai termine di 40 minuti recita 126-102, il pubblico di sicuro si sarà divertito. Dopo l’uscita di Soragna, Sassari piazza un primo break di 9-0 firmato Easley (16), costringendo coach Cancelieri al time-out. La rimonta rossoblu passa attraverso le triple di Jurak (16) e Pullen (20), mentre in casa biancoblu Travis Diener (17 e 12 assist) fa felici i propri compagni come nemmeno il carretto dei gelati in un pomeriggio estivo. Punteggio altissimo, pioggia di triple (14 per Sassari, 11 per Biella) ed al 30′ anche il giovanissimo Laganà (talento del settore giovanile piemontese) si iscrive a referto proprio con un canestro da 3 punti che fissa il punteggio sull’ 81-73. Ultimo quarto aperto da un ispiratissimo Sacchetti junior (14 con 3 triple e 4 assist) che assieme a Drake Diener (17), sembra piazzare la “zampata”vincente. Biella risponde con un monumentale Coleman (25), ultimo dei suoi ad arrendersi, ma deve inchinarsi di fronte alla legge del PalaSerradimigni. Nel prossimo turno sfida incrociata alle prime della classe, con i piemontesi che ospitano Cantù e i sardi che viaggeranno alla volta di Siena per provare a centrare un’impresa da sogno.

Acea Roma – EA7 Emporio Armani Milano 78-91

Difficile anche solo pensare di agganciare il treno play-off se in stagione perdi ben 8 volte fra le mura amiche e se esaurita la spinta emozionale post-avvicendamento in panchina, se ne inanellano 3 di fila nel momento clou. Milano passa senza troppi patemi al PalaTiziano, centra la quinta vittoria consecutiva ed aggancia Cantù al secondo posto, decisa a continuare questo trend anche nella prossima sfida a Teramo per arrivare ai play-off con la giusta carica. Pronti via e coach Calvani presenta subito una zona 2-3 con Varnado (15) al centro, arma su cui spera di poter poggiare le basi per una vittoria fondamentale in chiave post-season. Le cose sembrano mettersi”bene” con l’equilibrio a farla da padrone, fino a quando Scariolo avvicenda Buorousis (macchiatosi del secondo fallo) e l’ingresso di Radosevic spariglia le carte, regalando all’Armani una nuova dimensione esterna. Prove tecniche di fuga per i milanesi con Gentile che piazza 12 punti in 14 minuti propiziando il primo allungo (48-40 all’intervallo). La panchina romana con Kakiouzis (11) e l’ex Mordente (9) prova a ricucire lo strappo, ma nel terzo periodo”piovono” triple con Hairston (19) ed il rientrante Bourousis (19) praticamente immarcabili. La classe di Tucker (16) e la grinta di Datome (13) sono le chiavi dell’ultimo disperato tentativo di rimonta (67-76 in apertura del quarto periodo), ma Scariolo ha un playmaker che al momento giusto sa dove fare arrivare la palla, così Cook(11) “pennella” gli ultimi dei suoi 9 assist mandando in estasi i compagni e chiudendo la porta in faccia alle speranze della Capitale. Ora ai giallorossi non resta che finire la stagione, cercando di evitare pericolose “figuracce” a partire dalla prossima sfida casalinga con la neo retrocessa Casale.

Scavolini Siviglia Pesaro – Montepaschi Siena 81-85

Nel super-posticipo dell’Adriatic Arena, la Montepaschi espugna il parquet della Scavolini e conquista matematicamente il primato della Regular Season. L’emergenza continua (assenti per diversi motivi Moss, Rakocevic, Thornton e Michelori), ma il debutto di Maciulis (partito in quintetto) e il recupero di Kaukenas (9) fanno sorridere coach Pianigiani. Tanta zona per il guru senese, che prova a contrastare le individualità pesaresi, abbassando i ritmi di gioco. Primo quarto che termina con gli ospiti avanti (20-25), ma Pesaro non molla e guidata da un ottimo Hickman (20), sorpassa prima dell’intervallo (40-38). Il secondo tempo vede Siena di nuovo avanti grazie al momento magico di Andersen (16, di cui 8 nei 5′ del terzo quarto), che termina col suo quarto fallo (tecnico), così White (20 e 9 rimbalzi) dice ancora parità (67-67 al 34′). L’ultimo quarto è territorio di conquista per le guardie biancoverdi: Mc Calebb (21) prima e Zisis (10 di cui 8 negli ultimi 10′) poi chiudono definitivamente il discorso. Dopo 35′ di grande equilibrio, i ragazzi di coach Dalmonte devono così arrendersi, non è bastato un Hackett (11, 6 assist e 7 recuperi) in grande spolvero per ottenere un successo che li avrebbe portati sul secondo gradino del podio. Ora un’altra prova del fuoco con la trasferta nella “tana inviolabile” dell’Unipol Arena, punti che varranno doppio.

( commento di Luca Polesinanti )