Basket: Siena riprende la fuga, Milano vince e convince.

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12a giornata di ritorno per il massimo campionato di Basket, iniziata sabato sera con il successo di Pesaro sul campo di Varese (63-67), con la serrata lotta play-off ben lungi dall’essere decisa. Biella approfitta del turno di riposo per preparare al meglio il prossimo derby con Casale, mentre nel posticipo di lunedi l’Acea Roma ospita una rinfrancata Banca Tercas Teramo sempre alla caccia di punti per coronare il sogno salvezza.

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Novipiù Casale Monferrato – Montepaschi Siena 76-82

Diciamolo subito, non è stato il classico testa-coda che tutti si aspettavano. Siena reduce dalla sconfitta di Desio e ferita nell’orgoglio sembrava poter fare un solo boccone dei malcapitati piemontesi, ormai attaccati alla sola matematica per sperare in un prossimo anno nella serie A. Basti pensare che a 120 secondi dalla fine, la tripla di Pierich (17) ha portato Casale a soli 4 punti dalla capolista, con il pubblico del PalaFerraris in visibilio per una incredibile rimonta, spenta dalla esperienza e dalla classe di Andersen (11 e 8 rimbalzi) e Lavrinovic (16 e 6 rimbalzi). I primi due quarti sono decisamente a favore degli uomini di Pianigiani (49-35), che riescono a far fronte anche all’ennesimo infortunio di questa travagliata stagione (fuori Radosevic dopo solo 60 secondi in campo). I rossoblu sembrano impotenti davanti ai lunghi avversari ed anche Aradori (14) e Carraretto (14) sembrano sciarade irrisolvibili per coach Valentini. Nei rimanenti 20 minuti però Shakur (8 e 4 assist) e Malaventura (12) danno il via ad una insperato parziale, che si placa proprio nel momento più importante. Ennesima beffa per una squadra che nonostante i pochi (12) punti in classifica ha sempre mostrato cuore e grande orgoglio, doti che serviranno eccome nel prossimo derby per fare uno sgambetto ai “nemici” di Biella e provare ancora a rimanere aggrappati ad una flebile speranza. Per i campioni d’Italia, vetta della classifica riconquistata in solitaria (38 punti), due partite da recuperare e la consapevolezza di dover ritrovare a breve quella consistenza che quest’anno è parsa a volte mancare nei momenti decisivi. Prossimo impegno casalingo contro una Treviso che viaggia a corrente alternata.

Otto Caserta – Sidigas Avellino 76-67

Dopo 3 mesi di forzato digiuno, la Otto di coach Sacripanti ritrova la vittoria fra le mura amiche del Palamaggiò e soprattutto festeggia l’aritmetica salvezza. Quale occasione migliore del derby campano per esorcizzare la striscia negativa che durava dallo scorso 11 Gennaio (sconfitta l’Angelico Biella), occasione sfruttata al meglio. Righetti (13 e 7 rimbalzi) e soprattutto un monumentale Andre Smith (24 e 12 rimbalzi) sono le armi alle quali coach Vitucci non può rispondere, visto anche le solite numerose defezioni e la risicatissima rotazione alla quale è costretto. Al 30′ la partita vive ancora sul filo dell’equilibrio (52-50) dopo un break dei padroni di casa nel secondo quarto, ben contenuto dagli irpini che si affidano ad un Linton Johnson da annali (16 punti, ma soprattutto il record in maglia biancoverde di ben 22 rimbalzi catturati!). Green (15) come al solito ci mette il cuore, ma la mano non è quella dei tempi migliori (5/16 dal campo) e non trova risposta agli ultimi 10 minuti infernali dei bianconeri che suggellano il successo con la tripla di Doornekamp (11). Sidigas ferma ancora a quota 26 punti, a 2 sole lunghezze dall’ottavo posto di Varese, ma con Roma pronta all’operazione”sorpasso” e l’altra metropoli Milano da ospitare nel prossimo turno casalingo. Caserta “tranquilla” a quota 22 con alle porte la proibitiva trasferta dell’Unipol Arena di Bologna, praticamente inviolabile in questa stagione.

Vanoli Braga Cremona – Umana Venezia 89-80

Venezia, non fa torto al proprio sponsor e torna “umana” a fronte della pesante assenza di Clark, uscendo sconfitta dal PalaRadi, dove nelle ultime 5 sfide casalinghe la Vanoli non ha lasciato scampo a nessun avversario. La formazione di coach Caja si trasforma in splendido cigno di fronte al proprio pubblico, rimanendo “brutto anatroccolo” solamente in traferta (vedi Pesaro domenica scorsa). Davanti ad un osservatore d’eccezione ( coach Aito Garcia, presente per un Clinic di formazione a Cremona), la partenza a razzo dei lombardi ha un solo nome : Jason Rich autore di 16 dei suoi 24 punti totali , proprio nei 10 minuti iniziali. Il primo quarto termina così sul 27-20, con gli orogranta che faticano a ritrovare il proprio gioco ed i propri ritmi. Coach Mazzon si affida così alla coppia di lunghi, Slay (da 4 tattico) –  Szewczyk e la mossa produce grandi prove singole (25 punti per il primo, 27 per il secondo con 5/7 nelle triple), ma poca reazione di squadra. Sempre sopra nel punteggio, i biancoazzurri non si voltano mai indietro ed esaurita la spinta della loro guardia americana, trovano in Marko Milic (17), un degno sostituto. Salvezza praticamente certa a quota 22 e prossimo viaggio ancora nelle Marche, ospite dei pariclassifica di Montegranaro. Per Venezia, stop a quota 32, 6° posto in solitaria e prossima sfida casalinga con Roma, in cui i punti varranno sicuramente doppio.

Benetton Treviso – Canadian Solar Bologna 63-59

Il patron Sabatini concentra le attenzioni sul possibile arrivo in corsa di un pezzo da 90 (Papaloukas), per evitare di mettere sotto i riflettori l’ennesima sconcertante prova in trasferta dei bianconeri. Sempre sotto per 40′ contro una Benetton volenterosa e nulla più, questa Virtus non dà proprio l’impressione di avere i mezzi e le potenzialità per affrontare da protagonista l’eventuale cammino play-off. Il livello di gioco non è certo altissimo e si segna davvero con il contagocce, con i padroni di casa subito avanti (6-0) e sul +8 a fine quarto (20-12). Secondo parziale da dimenticare (8-11 il finale!) ed il solo Koponen (17) alla altezza della situazione. Non cambia la musica dopo l’intervallo lungo con Viggiano (13) e Mekel (12), che pur senza strafare regalano ai compagni il +9 (47-38). Il redivivo Vitali (11) e l’energia di Sanikidze (10 e 10 rimbalzi) provano a riportare i felsinei in linea di galleggiamento (59-57 a 11″ dalla fine), ma il 2/2 dalla lunetta dell’ex Bulleri chiude definitivamente la contesa. Per coach Djordjevic non costa nulla tenere accese le speranze play-off (24 punti in classifica), distanti in fondo solo 4 punti. In attesa di sapere se e quali novità rivaluteranno il proprio roster, per coach Finelli, molto lavoro in palestra da sviluppare in settimana, alla caccia di una imprescindibile vittoria casalinga nel prossimo turno.

Banco di Sardegna Sassari – Fabi Shoes Montegranaro 79-77

Sassari resta fortemente aggrappata al sorprendente terzo posto in classifica e deve ringraziare in particolare Travis Diener (16) che ad 85 centesimi dalla sirena finale, indovina il jumper dalla media che fa esplodere il PalaSerradimigni. Montegranaro è tranquilla e così come contro Milano gioca senza timori reverenziali, anzi parte subito fortissimo (6-0 firmato May), concludendo avanti anche il primo quarto (27-25). Coach Valli trova valide alternative al tiro perimetrale di Karl (15 con 3/4 da 3 punti) e sotto canestro May (18 e 7 rimbalzi) si dimostra davvero un talento. Per i biancoblu isolani primo break, grazie alle triple di Plisnic (14) e Hosley (17), mentre Drake Diener (11) capisce che la serata al tiro è di quelle di scarsissima vena (1/9 da 3 punti!), rimediando con talento e generosità (6 assist). A 5 minuti dal termine il tabellone recita 71-68 ed al termine di 257 secondi di sorpassi e controsorpassi, Zoroski (12) spara una tripla che riporta tutto quanto in parità (77-77). Errore di Drake Diener, errore di McNeal (13) ed apoteosi finale per Travis che regala ai suoi tifosi l’ennesima gioia di una stagione indimenticabile. Prossima sfida a Pesaro (34 punti in calssifica per entrambe), ospiti della Adriatic Arena in una sfida appassionante per conquistare una allettante posizione nel tabellone play-off.

EA7 Emporio Armani Milano – Bennet Cantù 72-64

Non tragga in inganno lo “scarno” -8 finale, frutto di un paio di minuti di autentico “garbage -time” in cui i canturini hanno fermato l’emorragia, perchè Milano ha letteralmente dominato la scena, dimostrando di non accettare il ruolo di terzo incomodo nella sfida Bennet-Montepaschi. Il primo quarto è in perfetto stile derby: grande agonismo, grande tensione, poco gioco ma soprattutto pochissimi canestri, non si segna praticamente mai nè da una parte nè dall’altra e lo score recita 9-11 alla sirena del decimo minuto. La svolta arriva nel secondo parziale grazie soprattutto alla panchina biancorossa, impressionante l’impatto di Jacopo Giacchetti (14 in 17 minuti, con 3/4 da 3 punti) e Alessandro Gentile (18 in 29 minuti). La differenza di energia è evidente ed anche Radosevic e Melli danno il loro contributo per un break che risulterà decisivo (38-26 alla pausa lunga). Coach Trinchieri sa di non poter fare il miracolo, costretto alla seconda supersfida in 4 giorni (giovedi la vittoria nel recupero contro la Montepaschi) e ad una rotazione a soli 8 uomini. Marconato (6) e Basile (6) devono rendere conto alla carta d’identità, non riuscendo a replicare la splendida prova di tre sere prima e trascinano i compagni in una inevitabile debacle che tocca addirittura il -20 (55-35). Mazzarino (11) e Markoishvili (20) riescono a dare un senso all’ultimo quarto scongiurando un pericoloso ribaltone del trionfo nel girone di andata (+25 Bennet). Coach Scariolo si coccola i suoi giovani talenti e fa rifiorire un dominante Bourousis (17 e 11 rimbalzi), vera arma impropria se gestita e stimolata nella giusta misura. Prossime trasferte ad Avellino e Roma per dare seguito alla migliore prestazione stagionale e consolidare una classifica ancora incertissima e “pericolosa” (34 punti, terzo posto in coabitazione con Pesaro e Sassari). Bennet di nuovo di scena nel posticipo serale e di nuovo per un caldissimo derby contro Varese, della serie “gli esami non finiscono mai….”

( commento di Luca Polesinanti )