Varese e Siena per la Coppa Italia

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sassarisiena-586x390Al gran ballo della finalissima di Coppa Italia di basket arrivano la “veterana” e la “debuttante”. In molti avevano pronosticato questa finale, ma come sappiamo “fra il dire e il fare…”, così per entrambe le semifinali non sono state certo una passeggiata, anzi.

Cimberio Varese-Acea Roma 81-71

forbes

La squadra di Frank Vitucci si guadagna la finale (la prima con il nuovo “format”) grazie all’orgoglio ed alla mira da oltre l’arco dei 6,75 (13/25 al termine). La splendida Roma di questa Coppa Italia (chiedere a Cantù) si arrende solamente negli ultimi 3 minuti, condannata da uno strepitoso Sakota (5/7 da 3 punti per 21 finali) e dalle giocate di Green (11), fino ad allora quasi dannoso. Nonostante la prova (4/16 per 11 punti) tutt’altro che da ricordare del proprio leader, Gigi Datome, i giallorossi restano in linea di galleggiamento nei primi due quarti (32-35), provando anche un mini-allungo dopo l’intervallo lungo (44-40 al 25′). D’Ercole mette a segno il canestro che al 30′, lascia ancora avanti i suoi (53-52) e così l’ultimo parziale diventa una sfida nella sfida, con Taylor (20) ed Ere (23) attori protagonisti. Il finale premia i lombardi, che domani se non sui favori del pronostico, potranno di certo contare sui propri fedelissimi tifosi che anche oggi hanno riempito il Forum di “contagioso” entusiasmo.

Montepaschi Siena-Banco di Sardegna Sassari 85-78

Dopo 27 minuti, gaurdando il tabellone (43-56) e la panchina di Siena (Brown seduto e Ress fuori per infortunio), non pochi avranno pensato fosse giunto il momento del passaggio di testimone (4 finali consecutive, 5 con questa!). Lo sport e la pallacanestro in particolare sanno regalare momenti irripetibili e così questa è stata la sera di Daniel Hackett, chiamato dal proprio staff a caricarsi sulle spalle avverari e compagni per portarli oltre il traguardo della semifinale, mai così lontano come in questo momento. Ultimo quarto da “highlights” con 12 punti (sui 19 totali), giocate da urlo e grande maturità. L’MVP non può che essere assegnato a lui, ma la differenza l’hanno fatta anche la ferrea difesa biancoverde e il supporting cast, esemplificato dalla chirurgica precisione di Moss (13) e Kangur (11) nei momenti chiave dell’ultimo parziale. Non basta agli isolani la prestazione da “super Ex” di Bootsy Thornton (29!), costretto come i propri compagni ad arrendersi negli ultimi 3 minuti quando un paio di conclusioni piazzate di Sacchetti jr si sono spente sul primo ferro, costringendo gli uomini del confermatissimo Meo Sacchetti a rimandare ancora una volta i sogni di gloria.

( commento di Luca Polesinanti )