Il calcio interreligioso leva di pace

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papa-francesco-zanettiPossono lo spettacolo del calcio e lo sport in generale fare da contraltare al fanatismo di chi prende a prestito la religione per mettere in atto piani terroristici e crimini contro l’umanità? Basta un messaggio di chi gioca per professione a muovere le coscienze dei popoli? Nessuno si illude che ciò sia possibile con un semplice atto di buona volontà e di un esempio sul campo, ma la “Partita Interreligiosa per la Pace” allo stadio Olimpico di Roma di lunedì 1 settembre con i campioni di ieri e oggi del calcio è un appuntamento che può fare da traino a tante altre iniziative in ogni parte del mondo, fino a far nascere un movimento globale. Ispirata da Papa Francesco, la grande esibizione che vedrà partecipe una cinquantina di calciatori è finalizzata a raccogliere fondi da devolvere in beneficenza al progetto “Un’Alternativa di Vita”, dedicato ai bambini e ragazzi in difficoltà di Buenos Aires.
Tra i promotori ci sono Javier Zanetti e Gianluigi Buffon, che guidano le due squadre Scholas Occurrentes (entità educativa di bene pubblico promossa da Papa Francesco) e Fondazione PUPI (onlus creata da Paula e Javier Zanetti), che avranno in panchina rispettivamente il neo ct argentino Gerardo ‘Tata’ Martino e l’allenatore dell’Arsenal Arsene Wenger. Due selezioni composte dai migliori calciatori a livello mondiale degli ultimi due decenni, appartenenti a diverse culture e a differenti credo religiosi, per dimostrare che lo sport può essere veicolo di un messaggio di pace e di fratellanza.
L’idea della Partita Interreligiosa per la Pace è nata durante l’incontro dell’aprile 2013 tra Javier Zanetti e Papa Francesco, in quale ha voluto condividere l’idea di creare un momento di fratellanza e unione tra le diverse religioni.
Annunciati Andrea Ranocchia, gli spagnoli Mikel Arteta e Andrés Palop Cervera, Andrey Shevchenko, l’ex giocatore e attuale allenatore argentino Antonio Mohamed, il brasiliano Marcos Antonio Senna Da Silva, il cileno Arturo Vidal, Carlos Valderrama, gli israeliani Yossi Benayoun, Dudu Aouate e Tomer Hemed, Damiano Tommasi, David Trezeguet, il capitano dell’Etiopia Degu Debebe Gebreyes, Diego Lugano, il colombiano Fredy Guarin, l’allenatore dell’Atlético Madrid Diego Simeone, l’islandese Emil Hallfredsson, la pattuglia argentina formata da Esteban Cambiasso, Fernando Tissone, Ezequiel Schelotto, Mauro Icardi, Ezequiel Lavezzi, il portiere Juan Pablo Carrizo, Juan Iturbe, Ricky Alvarez, Lionel Messi, Javier Mascherano, Maxi Rodriguez, Cristian Ledesma. Ci saranno anche Fernando Muslera, il nuovo tecnico del Milan Filippo Inzaghi, Yuto Nagatomo, Gabriel Heinze, Jose Chamot, Luca Toni, Lucas Podolski, il tedesco nei campione del mondo Mesust Ozil, Nicola Legrottaglie, Radja Nainggolan, Samuel Eto’o, Fernando Muslera, Stefano Mauri, Sulley Muntari, Belozoglu Emre, Ivan Zamorano, Ivan Córdoba, Ronaldinho e Roberto Baggio.

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