Danimarca e Germania über alles

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Tutti aspettavano Cristiano Rolando, ma l’uomo del match tra Germania e Portogallo è Gomez, autore al 71’ del gol frutto di un imperioso colpo di testa vincente che regala tre punti ai tedeschi e più di un rammarico ai portoghesi. Infatti, allo scadere del primo tempo Pepe colpisce la traversa con il pallone che rimbalza sulla linea di porta e una volta in svantaggio Cristiano Ronaldo viene contrato in extremis al momento della battuta vincente, mentre a 2’ dal termine Varela fallisce il pareggio facendosi ribattere il tiro dal portiere Neuer in uscita. Tutti si aspettavano si vedere al centro dell’attacco tedesco Klose nel giorno del suo 34esimo compleanno. Gli viene preferito SuperMario Gomez che ripaga mettendo il sigillo alla vittoria della Germania. La squadra di Loew non tradisce le sue caratteristiche basate su peso e intensità di gioco, il Portogallo viceversa si conferma capace di colpire in qualsiasi momento e tenere testa al quotato avversario. Se la Germania ride, Ronaldo e compagni possono comunque sperare di arrivare quantomeno secondi nel cosiddetto girone di ferro degli Europei di calcio grazie al risultato dell’altro match. L’Olanda si sgonfia e permette alla Danimarca di cogliere una vittoria a sorpresa. In gol a metà del primo tempo con Krohn-Dehli, che entra in area e batte il portiere tulipano Stekelenburg, la squadra danese riesce a controllare i tentativi, per la verità poco incisivi, di Robben e compagni. Olanda irriconoscibile, ben diversa da quella che due anni fa ha contesto il titolo mondiale alla Spagna. La squadra del ct van Marwijk cerca ripetutamente la finalizzazione di van Persie, che poco prima del riposo non sfrutta un assist invitante di Robben, che a sua volta in precedenza aveva colpito un palo. Sneijder cerca spazi e soluzioni senza trovarli, Huntelaar entrato nella ripresa tentenna davanti al portiere Andersen che gli neutralizza il tiro. Nel finale un tocco di mano di Jacobsen in area danese che l’arbitro giudica non passibile di penalty. L’Olanda, in costante proiezione offensiva ma poco incisiva, paga l’unica disattenzione difensiva. E ora il cammino verso la qualificazione si fa difficile per i vicecampioni del mondo.

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